Al via un nuovo appuntamento con “Il terzo indizio”, il programma condotto da Barbara De Rossi, che ricostruisce con dettagliate docufiction e partendo dagli atti processuali alcuni casi di cronaca nera, che molto hanno fatto discutere l’opinione pubblica. La puntata, conclusiva della quarta stagione e di questo ciclo di repliche, si focalizzerà sul caso Silvia Caramazza, la commercialista bolognese di 39 anni uccisa dal compagno Giulio Caria. Barbara De Rossi racconterà quello che fu definito “il delitto del freezer” e che rappresenta uno dei fatti più efferati della cronaca nera italiana. A toglierle la vita nel 2013 fu il compagno sardo, Giulio Caria, condannato in via definitiva a 30 anni di carcere.
Il macabro omicidio di Silvia Caramazza a Il terzo indizio!
Silvia fu uccisa nella sua casa di in viale Aldini a Bologna, nel giugno del 2013. In seguito alla morte del padre la donna scompare. Dopo alcuni giorni, a lanciare l’allarme sono le amiche. Le forze dell’ordine indagano in particolare su Giulio. Alla fine del mese, l’uomo tornato in Sardegna, viene arrestato con l’accusa di omicidio, e portato in carcere dopo il ritrovamento del corpo di Silvia Caramazza in un congelatore sito nell’appartamento in cui viveva con la compagna. Il congelatore era stato acquistato da Caria poche ore dopo il terribile omicidio.
La condanna per Caria a 30 anni di reclusione!
Dopo tre gradi di giudizio, l’uomo è stato condannato a 30 anni di reclusione, sebbene sia stato confermato che si sia trattato di un omicidio “maturato in ambiente persecutorio”, e la sentenza avrebbe escluso l’aggravante della crudeltà. Riconosciuta, invece, quella dell’occultamento di cadavere.
