Il nuovo Codice degli Appalti approvato dal Cdm, tutte le novità!

Il Consiglio dei ministri ha approvato martedì scorso il decreto legislativo sul nuoco codice degli appalti. Critici i Sindacati e l'Anac.

Il nuovo Codice degli Appalti, conosciuto anche con la denominazione di ‘Codice Salvini‘, è stato approvato durante il Consiglio dei ministri di martedì scorso. Come riporta il sito internet Upday.com, per il governo le parole chiave sono state rapidità e semplificazione. Aspre critiche al testo sono arrivate dai Sindacati che annunciano uno sciopero per il primo aprile. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) mette in guardia: “Mai sacrificare la trasparenza“.

Rapidità e semplificazione!

E dunque è stato approvato durante il Consiglio dei ministri di martedì 28 marzo il decreto legislativo con il nuovo Codice degli Appalti, anche denominato ‘Codice Salvini’. All’ordine del giorno delle scelte del governo nel ratificare il provvedimento sono stati i concetti di rapidità e semplificazione.

In vigore a partire da luglio!

La nuova direttiva, che consiste di 229 articoli e dovrebbe entrare in vigore a partire da luglio 2023, si sviluppa da due principi fondamentali, quello del risultato, da conseguire con la “massima tempestività e il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza”, e quello della fiducia nella legittimità delle scelte fatte.

Per i Sindacati un passo indietro!

Di diverso parere sono Cgil e Uil, secondo cui il Codice “rischia di farci tornare indietro di cinquant’anni soprattutto in termini di legalità, trasparenza e tutela dei lavoratori“. Più morbida l’Anac, che dopo l’approvazione commenta: “Semplificazione e rapidità sono valori importanti, ma non possono andare a discapito di principi altrettanto importanti come trasparenza, controllabilità e libera concorrenza, che nel nuovo Codice non hanno trovato tutta l’attenzione necessaria”.

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