La formazione del governo tra Lega e M5S è vicina, Silvio Berlusconi ha fatto un passo di lato, accettando di non porre alcun veto e di lasciare a Matteo Salvini di trattare con Luigi Di Maio senza far finire la coalizione di centrodestra.
La trattativa Lega-M5S per la scelta del premier.
Dopo aver incassato il via libera del leader di FI, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sono incontrati per cercare di dare vita al nuovo governo nelle 24 ore concesse dal Presidente della Repubblica. Infatti, il capo politico del Movimento 5 Stelle e il leader della Lega sono recati in mattinata alla Camera per avviare la trattativa per la formazione del nuovo governo.
Il nodo principale è la ricerca di un nome condiviso per il Presidente del Consiglio dei Ministri mentre per i due leader si prefigurano incarichi in ministeri importanti, Matteo Salvini come Ministro dell’Interno e Luigi Di Maio degli Esteri. Sono già partiti in primi toto-nomi per la poltrona di presidente del Consiglio tra Enrico Giovannini e Giulia Bongiorno.
Nuovo governo significa mettere su una nuova squadra di ministri. Il M5S chiedono due dicasteri: quelle degli Esteri e quello del Lavoro. Il nome di Matteo Salvini è uscito per il ministero dell’Interno. La Lega ha chiesto anche quello delle Telecomunicazioni. Tra gli altri nomi, vi è quello del capogruppo del M5S al Senato Danilo Toninelli per il ministero delle Riforme, quello del deputato leghista Raffaele Volpi per i Rapporti con il parlamento, quello del pentastellato Mattia Fantinati per il Turismo, il presidente della Commissione speciale di Montecitorio Nicola Molteni della Lega al ministero della Giustizia.
Giovanni Toti, presidente della regione Liguria, ha escluso la possibilità di un coinvolgimento di Forza Italia al primo governo M5S-Lega ed ha ribadito di non sapere nel modo più assoluto quali ministri della Lega e dei 5 stelle stanno scegliendo, sottolineando che non saranno certamente di Forza Italia.
