Governo, accordo saltato tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini?

Questa sera alle ore 20 si terrà una riunione dei capigruppo dei partiti politici per le presidenze delle Camera presso gli uffici del gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. Un accordo sembrava essere già stato raggiunto, ma nella giornata di oggi è saltato tutto: il Movimento 5 Stelle non ha gradito il nome proposto dal Centrodestra di Paolo Romano.

Governo, accordo saltato tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini?

Nella giornata di domani prenderanno il via le votazioni per la Camera e per il Senato per decidere chi saranno i successori di Laura Boldrini e di Pietro Grasso. L’accordo tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra sembrava essere stato raggiunto: il presidente della Camera sarebbe stato un grillino (sono stati fatti i nomi di Riccardo Fraccaro e di Roberto Fico), mentre al Senato sarebbe salito un nome indicato da Matteo Salvini. L’intesa, però, sembra essere saltata: gli esponenti del Centrodestra hanno proposto il nome di Paolo Romani (condannato in via non definitiva per un reato minore), candidato non gradito dai pentastellati, che lo considerano “invotabile”. Luigi Di Maio ha dunque chiesto al Centrodestra un nuovo nome da proporre per il Senato, ma la coalizione capitanata dal trio Salvini – Berlusconi – Meloni sembra essere irremovibile sul nome del candidato prescelto. Il Pd, intanto, non ha preso parte alle consultazioni, ma si è dichiarato contrario al nome di Paolo Romani.

Presidenze di Camera e Senato, le trattative ripartono da zero: stasera nuovo incontro tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra.

Questa sera alle ore 20 si terrà una riunione dei capigruppo dei partiti politici per le presidenze della Camera e del Senato presso gli uffici del gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. Matteo Salvini appare il leader di Centrodestra maggiormente aperto ad un confronto ed al dialogo, e si è detto disposto a partecipare a nuovi incontri pur di venire a capo della situazione. Una condizione, però, è imprescindibile per il leghista: almeno una camera deve andare al Centrodestra. Di Maio, dal suo canto, ha apprezzato l’apertura al dialogo di Salvini, e chissà che i due infine non riescano a trovare un accordo, che servirebbe ai grillini più che alla coalizione opposta: il Centrodestra, infatti, da solo potrebbe avere i numeri necessari per eleggere il candidato proposto per il Senato.

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