L’emergenza criminalità sta diventando una realtà in molte parti del nostro Paese. Stanno dilagando furti in negozi ed abitazioni, e la gente si sente sempre meno al sicuro. I cittadini sempre più frequentemente sono chiamati a difendersi da soli. In aumento le rapine, i furti di auto e in appartamento. Sono molto simili fra loro le percentuali di cittadini che imputano la diffusione dei fenomeni criminali alle pene poco severe/scarcerazioni facili, alla mancanza di una cultura della legalità e al potere delle organizzazioni criminali.
Un clima di paura e incertezza
Da un lungo rapporto dell’Eurispes emerge che la paura e l’incertezza sono caratteristiche del nostro tempo, spesso alimentate dalle continue emergenze, come la pandemia, il conflitto russo-ucraino e i disastri ecologici. Ne deriva un clima in cui risultano profondamente minate le certezze e viene compromessa la fiducia nel futuro ma anche nel prossimo. La sicurezza rappresenta una delle esigenze più avvertite all’interno della società. Fra i crimini che più preoccupano gli italiani sul piano della sicurezza spicca il furto in abitazione e dei dati personali su Internet, seguito dalla paura di subire aggressioni, scippi o borseggi, di divenire vittime di truffe, di rapine e lesioni.
I motivi alla base della crescente criminalità
Il disagio sociale viene indicato come prima motivazione alla base della diffusione dei fenomeni criminali, seguito dalla difficile situazione economica, dalle pene poco severe/scarcerazioni facili, dalla mancanza di una cultura della legalità e dal potere delle organizzazioni criminali. In molti vedono la causa scatenante nella mancanza di lavoro, altri della sostanziale impunità legata alla lentezza dei processi. Tra le varie concause anche le poche risorse a disposizione delle Forze dell’ordine e l’eccessiva presenza di immigrati.
Un forte clima di allarme sociale
Tanti i territori segnati dall’emergenza criminalità, come il Cilento. Qualche tempo fa il presidente della commissione aree interne Michele Cammarano ha inoltrato un appello al Ministro Piantedosi, per richiamare la sua attenzione sulla crescente ondata di furti che sta colpendo il Cilento nelle ultime settimane. Questi crimini hanno generato un clima di allarme sociale tra i cittadini, che si trovano costretti a difendersi da soli, organizzando ronde notturne per proteggere le proprie case e le proprie comunità. Le risorse attualmente disponibili non si sono rivelate sufficienti a contrastare efficacemente la crescita della criminalità. Cammarano ha chiesto al Ministro l’istituzione di un Commissariato di Polizia di Stato nell’area del Vallo di Diano, per contrastare la criminalità e liberare i cittadini dalla paura di continue aggressioni. La situazione è disperata, ed i cittadini addirittura si stanno organizzano in ronde per pattugliare il territorio.
La sicurezza è un diritto fondamentale di tutti i cittadini
La sicurezza è un diritto di tutti i cittadini e rappresenta la base di tutti gli altri diritti, un bene ad alto valore sociale che rimanda ad un insieme articolato di bisogni il cui soddisfacimento risulta essenziale per la qualità del vivere civile. Negli ultimi anni sono cresciuti gli italiani che possiedono un’arma e aumenta la quota di quanti chiedono di semplificare la normativa per ottenere il porto d’armi. Il rischio è quello di una crescita non controllata dei cittadini armati che, a fronte della presenza di una forte insicurezza tra la popolazione, sperano di risolvere facendosi giustizia da soli.
Garanzia della certezza della pena e rafforzamento delle forze dell’ordine
Le strategie su cui puntare per contrastare la criminalità devono, invece, passare attraverso il rafforzamento del dispiegamento delle Forze dell’ordine e la garanzia della certezza della pena, la promozione dell’educazione alla legalità. Questo rappresenterebbe un contributo essenziale nel dare sicurezza e qualità della vita a tutti i cittadini. Difronte ad una criminalità dilagante la risposta deve arrivare dallo Stato, attraverso il rafforzamento di strumenti di legalità.