La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La data del 25 novembre è stata scelta ricordare l’ omicidio delle tre sorelle Mirabal, uccise brutamente a Malcedo nella Repubblica Dominicana nel 1960.
Oggi, 25 novembre alle ore 15.30 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sarà installata una panchina rossa nel Cortile d’onore di Palazzo Montecitorio. L’atto simbolico si inserisce un progetto di sensibilizzazione complessivo, denominato “panchine rosse”.
Il progetto panchine rosse
Il progetto “panchine rosse” è stato illustrato via social dal Vice Presidente della Camera, Maria Edera Spadoni: “Il progetto «panchine rosse» degli Stati Generali delle donne, vincitore del bando indetto nel 2017 dal Ministero delle Pari Opportunità, si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza contro le donne e consiste nel dipingere di rosso alcune panchine dislocate nei parchi e nelle vie delle città in ricordo delle donne vittime di femminicidio. Tutte le panchine riportano il numero nazionale antiviolenza 1522”.
Palazzo Montecitorio si illuminerà di arancione
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alle ore 18 la facciata di Palazzo Montecitorio si illuminerà di arancione. Questa iniziativa si inserisce nel quadro della campagna di sensibilizzazione internazionale delle Nazioni Unite UN Women, dal titolo “Orange the World”. Il colore arancione simbolizza un futuro più luminoso, libero dalla violenza.
Le dichiarazioni di Furlan
“In Italia le donne che hanno subito violenza almeno una volta nella vita sono oltre 6 milioni. Rappresentano in numero la somma della popolazione di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo messe insieme, di cui la maggior parte consumate tra le mura domestiche e che, in molti casi, sono state vissute in presenza di bambini e bambine. Sono dati davvero impressionanti. Un dramma nel dramma”, ha dichiarato Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl. “Il principio della parità e del rispetto tra uomini e donne deve essere trasmesso ed inculcato fin dall’adolescenza, con la dovuta formazione”, ha puntualizzato Furlan.
