Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale nel suo intervento alla celebrazione del Giorno della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto ha dichiarato: Il cammino dell’umanità è purtroppo costellato da stragi, uccisioni, genocidi. Tutte le vittime dell’odio sono uguali e meritano uguale rispetto. Ma la Shoah per la sua micidiale combinazione di delirio razzista, volontà sterminio, pianificazione burocratica, efficienza criminale, resta unica nella storia d’Europa». Alla cerimonia c’è stato l’intervento del presidente del Senato e della Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, del ministro della Difesa Roberta Pinotti, del ministro degli Esteri Angelino Alfano, del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, del sindaco di Roma Virginia Raggi e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.
Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in riferimento alle leggi razziali, ha dichiarato: «Le leggi razziali rappresentano un capitolo buio, una macchia indelebile, una pagine infamante della nostra storia» Poi ha continuato: «si rivela al massimo grado il carattere disumano e il distacco definitivo della monarchia dai valori del Risorgimento e dello Statuto liberale». Mattarella, ha aggiunto: «Sentir dire che il fascismo ebbe alcuni meriti ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra», ha affermato è «gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione». Ha aggiunto: «Razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al modo di pensare ma diretta e inevitabile conseguenza» del fascismo.
«La memoria è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato».
Per il Presidente della Repubblica: «La memoria è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato». Mattarella ha poi aggiunto: «focolai d’odio, di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo, sono presenti nelle nostre società e in tante parti nel mondo, non vanno accreditati di un peso maggiore di quello che hanno», ma «sarebbe un errore capitale minimizzarne la pericolosità». Ha dichiarato Mattarella: «La Repubblica italiana, forte e radicata nella democrazia, non ha timore nel fare i conti con la storia d’Italia» ha sottolineato poi: «l’indicazione delle discriminazioni da rifiutare e respingere, al suo art.3, rappresenta un monito, il presente ci indica che di questo monito vi era e vi è tuttora bisogno» . Mattarella ammette: «quanto di terribile e di inumano è stato commesso nel nostro Paese con la complicità di organismi dello Stato, di intellettuali, giuristi, cittadini, asserviti a una ideologia nemica dell’uomo. La Repubblica e la Costituzione sono il baluardo perché tutto questo non possa più avvenire». Ha aggiunto: «Credo che tutti gli italiani abbiano il dovere di riconoscere che un crimine turpe e inaccettabile è stato commesso, con l’approvazione delle leggi razziali nei confronti dei nostri concittadini ebrei».