La notizia della scomparsa del celebre giornalista è arrivata dal suo profilo Facebook e di certo non ha lasciato nessuno indifferente. Gianni Minà è morto all’età di 84 anni dopo una breve malattia cardiaca. L’annuncio sui profili social del giornalista, scrittore e conduttore televisivo: “Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari“. L’amicizia con Maradona, le interviste con Muhammad Ali e i Beatles: il racconto di una carriera leggendaria”.
L’annuncio della scomparsa di Gianni Minà attraverso i social!
La sua famiglia con un breve messaggio su Facebook ha reso nota una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. La famiglia ha voluto sottolineare come il giornalista non sia stato mai lasciato solo, circondato dall’amore dei suoi cari. Un professionista stimato nell’ambiente, con una lunga e prestigiosa carriera alle spalle, fatta di grande professionalità e competenza. Con le sue interviste, documentari e reportage ha saputo innovare il linguaggio della televisione.
La lunga e prestigiosa carriera di Gianni Minà!
Gianni Minà nacque a Torino nel 1938. Iniziò la sua carriera giornalistica a Tuttosport, di cui poi fu anche direttore. Passò poi alla Rai, per cui seguì le Olimpiadi di Roma del 1960. Indimenticabili le sue interviste a personaggi come lo scrittore Gabriel Garcia Marquez, Fidel Castro, Federico Fellini, i Beatles, Muhammad Ali ed Enzo Ferrari. Con Renzo Arbore e Maurizio Barendson diede vita a “L’altra domenica”. Nel 1976 venne assunto al Tg2, nel 1981 vinse il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno.
Dopo la collaborazione con Giovanni Minoli a “Mixer”, passò alla conduzione del programma “Blitz“, dove intervistò ospiti come Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Jane Fonda, Enzo Ferrari, Gabriel Garcia Marquez e Muhammad Ali. Seguì in diretta otto mondiali di calcio e sette Olimpiadi, e decine di campionati mondiali di pugilato. Nel 1987 Minà divenne celebre per un’intervista di sedici ore con Fidel Castro, presidente cubano, per un documentario da cui venne tratto un libro: il reportage intitolato “Fidel racconta il Che”.