Gentiloni a Davos: “Non chiuderemo i porti ai migranti”

L'intervento del Premier Paolo Gentiloni al World Economic Forum 2018 di Davos.

Paolo Gentiloni dice no alla 'Grande Coalizione'

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è tornato a parlare d’immigrazione. Dal World Economic Forum in corso a Davos fino a domani, 26 gennaio, il Premier ha precisato: “Vogliamo continuare a salvare vite, non vogliamo chiudere i nostri porti”. L’obiettivo che si vuole raggiungere nel medio e lungo termine è “dare un contributo allo sviluppo africano”. Nel frattempo l’immigrazione dovrà essere gestita con corridoi umanitari e quote. Critiche le posizioni del centrodestra dopo dichiarazioni di Gentiloni. Paolo Grimoldi, deputato della Lega ha dichiarato: “Così invita all’invasione e si assume la responsabilità di eventuali naufragi. Dal Governo italiano dovrebbe partire esattamente il messaggio contrario: qui non c’è posto per nessuno, per cui non partite e non rischiate la vita”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia parla di “porte aperte all’immigrazione incontrollata”.

Gentiloni a Davos.

In un’ intervista concessa del premier italiano Paolo Gentiloni a Cnbc in occasione del Forum di Davos, Gentiloni ha parlato di politica interna, elezioni e nuovo governo. Per Gentiloni:”In Italia c’è una certa esperienza di flessibilità politica. Mi sembra chiaro che la posizione populista e antieuropeista non prevarrà. E in secondo luogo l’Italia rimarrà stabile. Abbiamo avuto tanti cambiamenti di governo, ma se si guarda ai pilastri della politica estera e della economia, l’Italia è un Paese molto stabile e tale resterà”. In caso di vittoria del centro destra alle elezioni, il premier non si è detto disposto ad entrare nel governo, in quanto “Il centrodestra ha posizioni molto diverse. Da una parte c’è un partito conservatore mentre gli altri due sono anti-Ue e populisti. Non resterà in piedi”. Le priorità del nuovo governo per Gentiloni dovrebbero essere:”Sfruttare la crescita economica per ridurre il debito, creare più posti di lavoro e avere più giustizia sociale. I salari in Italia sono troppo bassi, troppe differenze tra nord e sud, uomini e donne. Quindi, il primo messaggio è: sfruttare il momento positivo per portare più equità nel Paese”.

Per quanto riguarda le scelte politiche Trump, Gentiloni ha affermato:”Rispetto il fatto che sia stato eletto con l’idea di mettere al primo posto l’America, e sta cercando di tener fede a questo impegno. Ma il rispetto dell’interesse dei cittadini Usa non può implicare la ridefinizione di relazioni commerciali internazionali che hanno dimostrato di essere così utili per la crescita. Dobbiamo combinare il libero mercato con il commercio equo, mettere in discussione le politiche di dumping degli Usa. È un tema aperto. Ma sullo sfondo dovrebbe restare il sostegno all’apertura e al libero scambio, non al protezionismo”.

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