Nella mattinata di ieri, martedì 14 agosto 2018, una tragedia ha colpito la città di Genova. Poco prima di mezzogiorno è crollato il ponte Morandi, sulla A10. Almeno trentacinque le vittime, tra cui anche un bambino. Al momento del crollo transitavano tra i 30 e i 35 mezzi che sono precipitati al suolo per circa cento metri. Sedici i feriti e quattro le persone estratte vive dalle macerie.
Genova, crollo del ponte Morandi dell’autostrada A10.
Le campate del ponte Morandi crollate al suolo hanno investito in prevalenza l’area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo il centro Amiu e un’altra palazzina. In piedi, invece, sono rimaste le campate laterali del viadotto che sovrastano i capannoni di Ansaldo Energia, una delle principali industrie di impianti per la produzione di energia d’Italia, e almeno quattro condomini.
In una nota la società Autostrade per l’Italia, che ne cura la manutenzione «comunica che sulla struttura erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione».
In un filmato pubblicato su Facebook che ha immortalato il momento del crollo si vede un nubifragio che sta colpendo Genova e il ponte cedere. «Ho visto la gente corrermi incontro, scalza e terrorizzata» ha raccontato un testimone presente al momento del crollo sul ponte Morandi sull’A10.
«Uscito dalla galleria ho visto rallentamenti e sentito un boato. La gente scappava venendo verso di me. È stato orribile» ha riferito al Corriere della Sera. Un’altro testimone ha raccontato di aver visto il ponte crollare e erano fermi in coda e poi hanno assistito alla tragedia alle loro spalle.