In Francia ci sono stati altri 719 arresti in questa notte, che è la quinta di violente proteste dopo l’uccisione del diciassettenne Nahel a Nanterre. Ad aggiornare i dati, dopo un primo bilancio che parlava di 486 arresti, è stato il ministero degli Interni francese. Parigi, Marsiglia e Lione sono state le città più colpite con disordini, saccheggi e danni alle proprietà. In ogni modo, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha dichiarato che la notte di sabato è stata più tranquilla grazie all'”azione determinata” delle forze dell’ordine.
Assaltata la casa di un sindaco!
Vincent Jeanbrun, sindaco di Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, e portavoce dei Républicains, ha denunciato su Twitter l’assalto scatenato la notte scorsa contro la sua abitazione, dove si trovavano la moglie e i figli, e dove un gruppo di rivoltosi ha tentato di penetrare nella casa per incendiarla, ferendo chi vi si trovava all’interno.
La nonna di Nahel invita i rivoltosi a fermarsi!
La nonna di Nahel, il ragazzo ucciso nell’episodio di Nanterre che ha innescato la rivolta, ha reagito alle violenze in corso in Francia e ha lanciato un appello alla calma. “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!”