Francesca Fioretti parla di Davide Astori, dopo un anno dalla sua tragica morte!

Francesca Fioretti si è raccontata a Vanity Fair, rivelando di come sia difficile per lei farsi una ragione della tragica morte di Astori!

Francesca Fioretti parla di Davide Astori dopo un anno dalla sua tragica morte!

Francesca Fioretti ha rilasciato in questi giorni un’intervista dopo la morte del compagno Davide Astori. Si è raccontata a Vanity Fair, rivelando come sia difficile ancor oggi per lei farsi una ragione di quanto accaduto, e di quanto l’abbia aiutata una psicologa infantile a cui si è rivolta poche ore dopo la scomparsa del calciatore. “All’inizio, avevo paura di tutto. Per molti mesi non ho acceso la tv né ho dormito nella nostra stanza. Mi facevo accompagnare in bagno per lavarmi i denti, temevo di non essere più in grado di gestire mia figlia, ero terrorizzata dall’idea di volerle meno bene. Mi ha aiutato una psicologa infantile. Ci sono andata subito, il giorno dopo la morte di Davide. Ero in confusione totale. Lei mi ha aiutato a capire che il 4 marzo era finita un’intera esistenza e che avrei dovuto cominciarne una completamente nuova“.

Francesca Fioretti ricorda il giorno della morte di Davide Astori.

Parlando di quel tragico giorno ha raccontato: “Mi è caduta addosso una tragedia, una disgrazia così grande da cambiare per sempre la mia prospettiva sulle cose. È stato un anno straziante, difficile e impegnativo. Non credevo di essere così forte. Ho dovuto tirare fuori un’energia e un coraggio che non sapevo neanche di avere. Se rifletto razionalmente su quel che mi è successo ancora non ci credo e penso ancora non sia vero. Se sai che un tuo caro è malato ti poni un obiettivo e lotti anche se non raggiungi ciò che speri. Io questo privilegio non l’ho avuto e ho dovuto combattere anche con il senso di colpa”.

Francesca vorrebbe che le persone smettessero di guardarla pensando al dramma da lei vissuto nell’ultimo anno: “Chi mi vuole bene non mi asseconda e mi osserva come mi guardava prima del 4 marzo, altri lo fanno con compassione. Mi scrutano come se avessi una malattia e sembrano gli stessi che avevo davanti nei primi giorni. Occhi vuoti, che non sapevano dirmi niente, neanche ‘mi dispiace’. Occhi che a volte mi trovavo a rincuorare io. Per me non vorrei niente di più di quel che avevo prima, ma spero solo che gli altri non vedano eternamente davanti a loro la sagoma di una vedova disperata”, ha aggiunto.

La voglia di ricominciare di Francesca dopo la tragedia!

La Fioretti sta cercando di rialzarsi e di ricominciare, e tra pochi giorni debutterà in teatro a Milano con un nuovo spettacolo teatrale. “Il teatro è stata una salvezza. Mi fa concentrare su quello che sto facendo, su quello che voglio essere, sul piacere di interpretare un testo. Fare 8 ore di prove al giorno mi aiuta a essere integra. Provare e riprovare mi anima, mi riempie di una cosa soltanto mia, mi restituisce il lusso dell’integrità. È il mio motore e il mio piacere”.

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