Foibe: nel Giorno del ricordo delle vittime del massacro le parole di Enrico Rossi per non dimenticare

Nel giorno del ricordo delle vittime delle Foibe, il massacro avvenuto nel secondo dopoguerra, arrivano le parole di Enrico Rossi per non dimenticare.

Foibe: nel Giorno del ricordo delle vittime del massacro le parole di Enrico Rossi per non dimenticare

I massacri delle foibe sono stati dei feroci eccidi ai danni di civili e militari, in prevalenza italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia, accaduti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, da parte dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA. Il nome deriva dagli inghiottitoi carsici dove furono gettati i corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati proprio “foibe“.

Al massacro seguì l’esodo giuliano dalmata, ossia l’emigrazione della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, territori del Regno d’Italia prima occupati dall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e poi annessi dalla Jugoslavia. I giuliani, i fiumani e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine si stimano intorno alle 250.000 e le 350.000 persone.

Nel giorno del ricordo del massacro delle Foibe le parole di Enrico Rossi per non dimenticare.

Nel giorno del ricordo del massacro delle Foibe arrivano le parole del presidente della regione Toscana Enrico Rossi per non dimenticare. “Il silenzio sulle foibe non era più giustificabile. Di questa dimenticanza oggi, noi non dobbiamo tacere, assumendoci le nostre responsabilità per avere negato, sminuito, l’orrore contro l’umanità rappresentato dalle foibe e poi il dolore dell’odissea dell’esodo“. Lo ha dichiarato Rossi in Regione, alla seduta solenne del consiglio regionale nella Giornata del Ricordo, che appunto ogni anno pone al centro dell’attenzione la tragedia delle foibe e delle popolazioni istriane e dalmate che furono perseguitate.

Solo un rinnovato progetto europeo, sostanziato di valori e capace di risolvere i problemi, può affrontare i nodi e lenire i dolori che la memoria del Novecento ci consegna, evitando, come un’assicurazione sul futuro, possibili disastri“, ha poi detto Rossi.

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