Flat tax, il vicepremier Salvini contro stime Mef: i numeri “sono strampalati”

Matteo Salvini, questa mattina è intervenuto su Rtl a proposito della simulazione fornita dal Mef, sostenendo che "bastano 12-15 mld per partire”.

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Il vicepremier Matteo Salvini, questa mattina è intervenuto su Rtl a proposito della simulazione fornita dal ministero dell’Economia sul’introduzione della flat tax a doppia aliquota sul reddito familiare, con deduzioni progressive per ogni componente a seconda della soglia di reddito annuale, ha dichiarato che i numeri “sono strampalati”. Secondo il Mef avrebbe un costo di 59,3 miliardi.

“Stiamo lavorando anche per le famiglie – ha spiegato il vicepremier – stiamo facendo tutti i conti del caso ma siamo convinti che se abbassi le tasse lo Stato poi incassa di più. È un investimento intelligente per il futuro. Con una cifra tra i 12 e i 15miliardi diamo un primo colpo sostanzioso e un abbattimento fiscale non a tutti ma a tanti. È l’inizio di un percorso, una rivoluzione epocale“.

Matteo Salvini contro la simulazione effettuata dal Mef

Dalla simulazione effettuata dal Tesoro è emerso che la flat tax riguarderebbe circa 16,4 milioni di famiglie con un vantaggio medio familiare di circa 3600 euro. Sono due le aliquote previste nella simulazione, il 15% fino a 80mila euro di reddito e del 20% per i redditi eccedenti tale soglia. In questa ipotesi di simulazione effettuata si è fatto riferimento ad una flat tax che prevede una deduzione di 3mila euro per ciascun componente del nucleo familiare con reddito fino a 35mila euro mentre per i redditi superiori ai 50mila euro all’anno, e non sarebbe prevista alcuna deduzione. Tale misura, secondo la simulazione, costerebbe 59,3 miliardi di euro.

Luigi Di Maio: “Non facciamo come Berlusconi”

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello sviluppo sul rilancio della “tassa piatta” di Salvini ha detto: “Sulla Flat tax familiare troveremo una soluzione insieme alla Lega, come abbiamo sempre fatto. Sono molto fiducioso. Noi come M5s abbiamo lavorato a una riduzione degli scaglioni e della pressione fiscale attraverso il coefficiente familiare e in questo senso si individuerà un punto di incontro, ne sono certo. L’importante è non fare facili promesse alla Berlusconi, come rappresentanti dello Stato non dobbiamo mai dimenticarci di avere delle responsabilità nei confronti dei cittadini”.

La reazione delle opposizioni alla proposta di Matteo Salvini sulla flat tax

Anche le opposizioni hanno reagito immediatamente all’annuncio della flat tax di Matteo Salvini. Il nuovo segretario del Pd, Nicola Zingaretti a Circo Massimo su Radio Capital ha dichiarato: “La Flat tax é una bufala senza spazi fiscali per sostenerla, l’hanno subito fatto capire a Salvini. L’insofferenza viene dagli imprenditori del Nord che hanno capito la mutazione genetica della Lega, che per prendere voti in tutta Italia paralizza il Paese. Serve la progressività delle imposte, non l’illusione che se i ricchi hanno più soldi spendono di più. Queste sono le teorie di Paperon de Paperoni, non di Paperino e Qui Quo Qua”.

Anche Federico Fornaro, capogruppo di Liberi e uguali alla Camera ha espresso la sua contrarietà: “Con l’annuncio dell’introduzione della flat tax nel 2020 anche per le famiglie, Salvini dimostra di essere più interessato alle campagne elettorali che al Governo di un’Italia entrata in recessione. Una flat tax che, oltre che essere uno strumento sbagliato e iniquo costerebbe secondo gli esperti oltre 50 miliardi di euro di mancate entrate fiscali

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