Esodati: Metassi spiega i motivi della mancata partecipazione del Comitato alla manifestazione del 19 settembre

Ieri Luigi Metassi, amministratore del Comitato Esodati Licenziati e Cessati, ha spiegato perchè il Comitato non sarà alla manifestazione del 19 settembre.

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Ieri Luigi Metassi, amministratore del Comitato Esodati Licenziati e Cessati, e curatore del blog Il volo della Fenice, ha voluto chiarire i motivi della mancata partecipazione del Comitato alla manifestazione unitaria organizzata a Roma il 19 settembre, rimarcando ancora una volta la specificità della materia.

Secondo Metassi “la questione esodati è da ritenersi del tutto estranea alle attuali molteplici altre istanze previdenziali, per altro già materia di studio in proiezione di trovare soluzione in Legge di Stabilità”, e necessità dell’approvazione di una nona salvaguardia con decreto da adottarsi prima della Legge di Stabilità 2019.

Luigi Metassi spiega il motivo della mancata presenza del Comitato alla manifestazione unitaria del 19 settembre 2018.

Nell’articolo pubblicato ieri sul blog Il Volo della Fenice, Metassi cerca di chiarire la posizione del Comitato Esodati Licenziati e Cessati e le motivazioni per cui una partecipazione alla manifestazione del 19 settembre sarebbe controproducente. Sottolinea Metassi: “Mancano pochi giorni all’inizio dei lavori per la Legge di Bilancio 2019 e intanto, per il 19 settembre prossimo, diverse organizzazioni hanno indetto una manifestazione omnibus a Roma, col proposito di catalizzare tutte le attuali istanze previdenziali e sociali in una sorta di manifestazione unitaria”.

Rimarca Metassi: “19 settembre non si uniranno le istanze ma le si faranno concomitare. Precoci, Opzione Donna, caregivers e quant’altri, si troveranno a manifestare insieme sapendo poco o nulla l’uno dell’altro, senza condividere sostanzialmente nulla se non lo spazio della piazza. Tantomeno potranno condividere gli obiettivi.

Ognuno portatore della propria istanza, avulsa da quelle altrui. E non potrebbe essere diversamente quando le ragioni della protesta, per quanto legittime, scaturiscono da problematiche eterogenee e da soggettive aspirazioni amplificate dal riconoscersi in categorie piuttosto che in classi sociali”.

Stanti le premesse, il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” ha ritenuto di non parteciparvi, anche in considerazione del fatto che questo significherebbe affidare la sorte dei 6.000 esodati alle pesanti incertezze della Legge di Bilancio, senza nemmeno il sostegno di una Proposta di Legge né tanto meno la certezza di un Decreto urgente.

Andare in Legge di Bilancio (molto probabilmente blindata già in partenza) dovendosi affidare esclusivamente agli eventuali emendamenti, per gli esodati significherebbe non ottenere nulla o, al massimo, ottenere l’ennesimo spostamento di un anno dei termini di legge.

Per il Comitato significherebbe abbandonare una linea che, dopo mesi di paziente lavoro nel tessere incontri, appare ancora l’unica possibile: lavorare per una salvaguardia definitiva e riparatrice delle diseguaglianze introdotte con la precedente salvaguardia, da emanarsi con Decreto urgente. Su queste basi ha condotto tutti gli incontri fino a qui sostenuti e su queste basi intende proseguire, tanto più ora che si è manifestato un interessamento ufficiale da parte di importanti Uffici governativi.

Approvazione di una nona salvaguardia con decreto urgente prima della Legge di stabilità 2018.

In conclusione spiega Metassi quale può essere l’unica strada da percorrere per la tutela dei 6000 esodati esclusi dalle precedenti salvaguardie: “È della massima importanza quindi che il Comitato possa procedere nei sollecitati colloqui senza che si verifichino inutili e dannose sovrapposizioni di altri soggetti, ancorché in buona fede. Considerata la specificità della materia, che data ormai da ben sette anni, la questione esodati è da ritenersi del tutto estranea alle attuali molteplici altre istanze previdenziali, per altro già materia di studio in proiezione di trovare soluzione in Legge di Stabilità.

Per questa ragione, non è da oggi che questo Comitato argomenta la necessità che la questione esodati venga trattata separatamente dalle molteplici altre istanze previdenziali e non è da oggi che sottolinea la necessità che la salvaguardia venga approvata con decreto urgente, prima della Legge di Stabilità 2019.

Tutto ciò è stato reso noto ai politici e alle istituzioni, sia nel corso dei precedenti incontri, sia attraverso una capillare diffusione della documentazione cartacea predisposta da questo Comitato, e su queste basi il Comitato avvierà i prossimi importanti incontri. Qualsiasi altro intervento, difforme dalla linea avviata da questo Comitato, in questo frangente, otterrebbe l’unico risultato di disorientare la controparte facendo naufragare i colloqui in atto”, conclude Metassi.

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