Elezioni Sicilia, il deputato Udc Cateno De Luca arrestato per frode fiscale

Cateno De Luca, è ora agli arresti domiciliari. A due giorni dalle elezioni in Sicilia, il deputato Udc è accusato di frode fiscale insieme a Carmelo Satta, presidente della Federazione Piccoli Imprenditori.

Elezioni Sicilia, il deputato Udc Cateno De Luca arrestato per frode fiscale

Dopo appena due giorni dallo spoglio dei voti delle elezioni di domenica scorsa in Sicilia, uno dei settanta deputati eletti, Cateno De Luca, è ora agli arresti domiciliari. De Luca, neo deputato dell’Udc, non è il solo ad essere finito ai domiciliari: c’è anche il presidente della Federazione Piccoli Imprenditori, Carmelo Satta, ed insieme sono accusati di promuovere un’ associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. De Luca, insieme a Satta, sarebbe colpevole di aver emesso fatture false che gli permetterebbero di evadere, come accertato dai carabinieri e dai finanzieri, un milione e 750 mila euro di tasse. Oltre questi due arresti, ci sono altre otto persone indagate.

Cateno De Luca, le reazioni ed i commenti su Facebook. 

De Luca ha subito comunicato l’avvenuto ed ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook la reazione ed il proprio parere subito dopo essere tornato a casa dalla caserma: “I fatti contestati risalgono al periodo 2007 – 2012 per i quali risulta pendente presso la commissione tributaria regionale un procedimento: mi contestano che io avrei agevolato il CAF FENAPI ad evadere il fisco e quindi non sarei io l’evasione ma il CAF FENAPI di proprietà della FENAPI che ha oltre 300 mila soci…”. De Luca ha confessato di sapere già che sarebbe stato arrestato, e poi ha spiegato che, siccome nei suoi progetti c’era quello di diventare sindaco di Messina, ma crede che questa sua decisione non piaccia: “Nei prossimi giorni saprete perché non vogliono che io faccia il sindaco“, ha rivelato su Facebook.

Cateno De Luca conclude il post su Facebook con la richiesta di condividere il post: “Dedico questa ulteriore battaglia ai perseguitati dell’ingiustizia… La richiesta di arresto risale al 10 gennaio 2017 ed il Gip per motivi a noi non troppo ignoti ha firmato l’ordinanza di arresto il 3 novembre 2017… Pregate per me e per la mia famiglia e per gli altri indagati che nulla c’entrano in questa storia. Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Condividete se potete il presente post. Vi saluto offrendovi virtualmente il caffè del galeotto!”.

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