Elezioni 2018: nel Pd spaccatura sulle liste. La minoranza si astiene dal voto!

Nella notte, la lista delle candidature del Pd sono state decise senza il voto delle minoranze. Orlando e Emiliano, Cuperlo hanno abbandonato la direzione.

Elezioni 2018: Pd spaccatura sulle liste. La minoranza si astiene dal voto

Nella notte, intorno alle due di notte, Andrea Orlando e Michele Emiliano hanno accettato di partecipare alla direzione del partito al nazareno. Il ministro dellla giustizia, ha espresso tutte le sue perplessità riguardo alla condivisione  della scelta dei candidati con le minoranze solo alla fine di una giornata, ha infatti affermato: “Non è questione di posti, ma non siamo stati consultati: chiediamo un’ora di tempo per capire come sono stati decisi alcuni nomi“.Dopo questa dichiarazione di Orlando, le minoranze si sono riuniuti a porte chiuse. La richiesta della direzione del Pd è stata dunque messa ai voti ed è stata bocciata. Quindi Orlando e Emiliano, insieme a Gianni Cuperlo e ai tutti i loro fedelissimi hanno abbandonato la direzione al nazareno. In conclusione, intorno alle quattro del mattino, le candidature del Pd sono state decise senza il voto delle minoranze.

Lista dei candidati del PD.

A leggere la lista dei candidati e dei collegi alla direzione è stato Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria. Maria Elena Boschi, sarà candidata nel collegio uninominale di Bolzano per la Camera, Beatrice Lorenzin alla Camera nel collegio di Modena, Valeria Fedeli al Senato nel collegio di Pisa. Il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi sarà candidato, come già annunciato, nel collegio uninominale di Firenze al Senato e in due listini plurinominali, in Campania e Umbria. Mentre, Pier Ferdinando Casini sarà candidato nel collegio uninominale di Bologna per il Senato. Lucia Annibali all’uninominale Camera a Parma, Dario Franceschini alla Camera a Ferrara, Graziano Delrio a Reggio Emilia per la Camera e Sandra Zampa a Ferrara per il Senato, mentre Emma Bonino sarà a Roma per il Senato. Il premier Paolo Gentiloni sarà candidato al collegio Roma 1 per la Camera e in due listini proporzionali nelle Marche e in Sicilia. Saranno poi candidati anche Cesare Damiano e Barbara Pollastrini, esclusi in un primo momento. A Roma 2 ci sarà Marianna Madia, mentre Matteo Orfini sarà a Torre Angela. La candidatura di Pier Carlo Padoan è stata confermata a Siena e invece quella di Marco Minniti a Pesaro. Teresa Bellanova a Nardò, Benedetto Della Vedova al collegio di Prato alla Camera, Beppe Fioroni a Viterbo al Senato. Riccardo Nencini sarà nel collegio di Arezzo, Gianni Cuperlo a Sassuolo, Gianni Pittella a Potenza. Candidato anche l’ex presidente della Basilicata Vito De Filippo. Ci saranno il costituzionalista Stefano Ceccanti e il portavoce di Gentiloni, Filippo Sensi. In Campania poi ci saranno Giuseppe De Mita, il nipote di Ciriaco, e Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli. Esclusi dalla lista dei candidati, Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa e Sergio Lo Giudice, e il coordinatore di Dem Andrea Martella.

Le dichiarazioni di Matteo Renzi.

Il segrerario del Pd, Matteo Renzi, ha dichiarato: “Il passaggio della composizione delle liste è sempre difficile. La legge elettorale ha degli effetti positivi, ma la decisione delle liste è un meccanismo veramente complicato. Dopo 48 ore di lavoro o più dico che altri sistemi elettorali permettevano scelte più semplici. Tuttavia è un lavoro che abbiamo fatto con grande responsabilità”. Poi ha aggiunto: “Questa è una delle esperienze peggiori, una delle esperienze più devastanti dal punto di vista personale. Abbiamo ricevuto dei no, alcuni mi hanno fatto male: persone con cui abbiamo fatto anche un pezzo di strada insieme“.

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