Domenica in, le rivelazioni di Renato Zero a Mara Venier!

Renato Zero è stato intervistato a Domenica In da Mara Venier, dove ha raccontato del rapporto col padre poliziotto e gli inizi della sua carriera.

Domenica in, le rivelazioni di Renato Zero a Mara Venier!

Renato Zero è stato intervistato a Domenica In da Mara Venier, dove ha raccontato del rapporto col padre poliziotto e gli inizi della sua carriera. Prima dell’intervista il cantante romano ha lanciato un appello contro la violenza sulle donne. “Io sono allegro, ma oggi è una giornata di riflessione. Dobbiamo ricordarci che la donna è tutto. E’ importante denunciare e non abbiate paura di farlo. Non possiamo fare a meno di questa importante creatura”.

Renato Zero e Mara Venier sono molto amici, e il cantante a Domenica In ha voluto parlare proprio dell’importante amicizia che lo lega alla conduttrice. “Beccarti è difficile, poi quando mi incontra si lamenta. Sei una donna a cui si perdona tutto. Anche i tuoi ex sono rimasti tuoi amici e questo è bellissimo. Lasci sempre la porta aperta all’amicizia”.

L’intervista di Renato Zero a Domenica In.

Poi Renato Zero ha voluto ricordare un’esperienza professionale condivisa con Mara Venier: “Eravamo a questo ciucheba, un locale di Roma, e lei si era da poco sposata con Jerry Calà. A mezzanotte lui usciva fuori a chiamarla. Lei si arrabbiava e si rincorrevano per la sala. Una volta non si sono presentati e non abbiamo fatto una lira”.

La conduttrice Mara Venier ha chiesto poi a Renato Zero da dove sono nati i suoi travestimenti: “Un amico di mio padre che era un poliziotto. Io non amavo molto la polizia in quel periodo perché doveva lavorare. Non sopportavo questa cosa. Io con le mie paiettes e i miei travestimenti ho risarcito mio padre, il quale era un bravo tenore. Io mi trovavo in mezzo a delle retate e finivo sempre nel commissariato di mio padre. Lui quando mi vedeva diceva con orgoglio che ero suo figlio. Ha dovuto subire sta cosa. Poi io sono diventato Renato Zero e i suoi colleghi chiedevano i biglietti omaggio”.

“Io facevo tutto da solo. Ero il mio parrucchiere e mi cucivo gli abiti. Solo così sapevo di poter ottenere il risultato che volevo. Mi sono mostrato sempre per quello che sono e se non l’avessi fatto non sarei arrivato fino a qui” ha raccontato Renato Zero.

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