Divorzio: in Senato la proposta di legge sull’affido dei figli che cancella l’assegno di mantenimento

Il disegno di legge sull'affido dei figli che cancella l'assegno di mantenimento in caso di divorzio, firmato dal leghista Pillon arrivato al Senato.

Divorzio: in Senato la proposta di legge sull'affido dei figli che cancella l'assegno di mantenimento!

Il disegno di legge sull’affido dei figli che cancella l’assegno di mantenimento in caso di divorzio, voluto fortemente dalle associazioni dei padri separati e firmato dal leghista Simone Pillon e condiviso da M5S è stato presentato al Senato.

La proposta di legge della Lega sull’affido dei figli che cancella l’assegno di mantenimento in caso di divorzio.

La proposta di legge presentata al Senato si ispira al principio della «bigenitorialità perfetta» e mira a riscrivere la legge del 2006 sull’affido condiviso dei figli dopo separazioni e divorzi. Insieme a Pillon, hanno firmato il ddl affido anche i senatori Andrea Ostellari, Massimo Candura e Emanuele Pellegrini della Lega e Angela Anna Bruna Piarulli, Grazia D’Angelo, Elvira Lucia Evangelista, Mario Michele Giarrusso e Alessandra Riccardi del Movimento 5 Stelle.

Il disegno di Legge sulla riforma dell’affido condiviso introduce la figura del mediatore familiare concepita come obbligatoria per coppie con figli, la possibilità di affido condiviso con tempi previsti paritari, il mantenimento diretto dei figli minori, i provvedimenti di contrasto a ogni forma di alienazione o estraniazione dei minori.

A spiegarlo è il primo firmatario Simone Pillon: «Con la nostra riforma, le istanze del minore saranno punto fermo e bussola nella complicata gestione che una separazione comporta. Tempi paritetici di frequentazione, lotta ad ogni rifiuto genitoriale, mediazione qualificata per le coppie che non siano capaci di trovare da sole un accordo».

Stop ai «papà ridotti a padri-bancomat o a genitori della domenica» ha dichiarato Simone Pillon commentando la proposta . «Ai disinnesca il principio dell’assegno che provoca molti litigi. Il mantenimento non sarà fifty-fifty: il genitore che guadagnerà di più contribuirà di più, ma saprà che ogni euro sarà speso per il figlio e non per l’ex coniuge. Qua non si fanno né gli interessi della madre né quelli del padre».

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