Dopo che il dimissionario furioso Carlo Tavecchio, ormai ex presidente della Figc (ricopriva la carica dal 2014) travolto dal fallimento mondiale degli Azzurri, in conferenza stampa ha lanciato invettive contro tutti e tutto, cresce caos attorno alla panchina della Nazionale. Al momento, infatti, non si sarebbe ancora individuato il successore dell’esonerato Ventura, ad ora, a livello tecnico, l’unico ad aver pagato la clamorosa eliminazione dalla corsa al Mondiale.
Un forfait dietro l’altro: una panchina che nessuno vuole
Stanno cadendo pian piano i papabili sostituti per il post Ventura sulla panchina della Nazionale. Dopo il rifiuto di Allegri (“Al momento non è la mia ambizione”) arriva anche la frenata di Carlo Ancelotti. Ancelotti era il nome in pole position per la panchina azzurra, ma ha dichiarato di avere altre idee circa il proprio futuro. Secondo Don Balon, l’ex allenatore, tra le altre grandissime squadre, di Milan e Juventus, sarebbe pronto a tornare al Real Madrid. Se Zidane dovesse decidere di mettersi in gioco altrove, e lasciare il posto vacante, Ancelotti sarebbe uno dei candidati alla panchina dei blancos, anche in virtù dell’eccellente rapporto tra lo stesso Ancelotti e Perez, presidente del Real Madrid.
Dubbi su Ancelotti, poche possibilità per Ranieri. Campione d’Inghilterra con il Leicester, il navigato tecnico ha fatto sapere di non essere stato contattato per la questione “panchina Nazionale”. Conte, altro nome caldo, ha ribadito come sia “complicato” pensare ad un suo ritorno in azzurro (ci sarebbero dei contenziosi, a livello economico, con la Federazione). Mancini ha dichiarato che sarebbe un onore allenare l’Italia ma, al momento, non ci sarebbe stato nessun contatto con l’ex tecnico dell’Inter, ora allo Zenit. C’è chi pensa ad una “promozione” di Di Biagio, ora alla guida dell’Under 21. Pure Mihajlovic si è fatto avanti. Solo ipotesi.
Ad Allegri ed Ancelotti poi Conte, infine si aggiunge Spalletti. Anche lui però sembra poco propenso alla panchina azzurra. Il tecnico interista invece ha ammesso che guidare la Nazionale gli piacerebbe ma non ora: “Al momento voglio e devo lavorare bene all’Inter”. Chi, dopo la sconfitta nello spareggio con la Svezia, si attendeva una repentina rivoluzione, è rimasto deluso. Moltissime le parole, pochissimi i fatti. Solo Ventura, ad oggi, ha pagato la cocente eliminazione. Calma piatta per quanto riguarda tutto il resto.