Crollo ponte Morandi: si scava ancora sotto le macerie

Si scava ancora sotto le macerie del ponte Morandi crollato a Genova la mattina di martedì 14 agosto 2018. I dispersi potrebbero essere ancora 10 o 20.

Crollo ponte Morandi, la procura: non si parli di fatalità ma di errore umano!

Si scava ancora sotto le macerie del ponte Morandi crollato a Genova la mattina di martedì 14 agosto 2018. I dispersi potrebbero essere ancora 10 o 20. A riferirlo è il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. Domani sabato 18 agosto 2018 sono previsti i funerali di Stato in un padiglione della Fiera di Genova, e sarà proclamata giornata di lutto nazionale. Alle esequie sarà presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Crollo ponte Morandi: 600 sfollati, tra i 10 o 20 ancora dispersi e 38 morti.

Il bilancio ufficiale è di 38 morti, tra cui tre bambini, e di 15 feriti ricoverati, 9 in codice rosso, di cui due in pericolo di vita. I residenti di 13 palazzine che si trovano sotto la parte del ponte non crollata, in totale circa 600 sfollati, non potranno rientrare nelle loro abitazioni.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ed il sindaco di Genova Marco Bucci hanno annunciato che verranno messi a disposizione 45 alloggi da lunedì ed altri 300 verranno predisposti entro due mesi.

“Le operazioni continuano, non ci sono state sostanziali novità. Le vittime sono sempre 38, più 1 non identificato. Al momento non ci sono stati altri recuperi nella zona del disastro”. Lo ha spiegato Sergio Caglieris, coordinatore della centrale operativa del Nue, intervistato da Adnkronos facendo il punto sui soccorsi dopo la tragedia di Ponte Morandi.

“Sul posto abbiamo attivo il punto medico avanzato con due medici, 2 infermieri e un nostro operatore per le comunicazioni oltre ai mezzi a disposizione”, ha proseguito Sergio Caglieris. Nella zona del crollo stanno lavorando ininterrottamente da giorni circa 300 i vigili del fuoco, che si alternano in turni da oltre 150 uomini e 50mezzi per le operazioni di scavo tra le macerie del viadotto. A loro si aggiungono forze dell’ordine e personale Usar formato per il soccorso emergenze.

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