Crollo ponte Morandi, lettera autostrade di febbraio 2018: “Non è sicuro”

Sull'Espresso è stata pubblicata una lettera Michele Donferri Mitelli metteva in guardia il Ministero e il Provveditorato sui rischi per la sicurezza.

lettera autostrade di febbraio 2018: 'Non è sicuro'

Sul settimanale l’Espresso è stata pubblicata una lettera nella quale il direttore delle manutenzioni di Autostrade Michele Donferri Mitelli metteva in guardia il Ministero e il Provveditorato sui rischi per la sicurezza legati al ritardo nell’approvazione del rinforzo del ponte Morandi, a Genova.

La lettera di autostrade di febbraio 2018: “Ponte non è sicuro”.

Nell’articolo pubblicato da l’Espresso viene spiegato che non si sa chi abbia ricevuto personalmente la lettera, in quanto è indicato soltanto l’ufficio come destinatario. È conosciuto solamente che la Direzione generale del Mit per la vigilanza sulle concessionarie autostradali è diretta da Vincenzo Cinelli, che è stato nominato il 14 agosto 2017 su proposta del ministro Graziano Delrio ed è stato attualmente confermato dal nuovo ministro Danilo Toninelli. Mentre a capo del Provveditorato di Genova vi è l’architetto Roberto Ferrazza, scelto come presidente della commissione d’inchiesta del ministero e poi è stato sostituito.

Sull’espresso si legge: “La lettera di allarme del direttore di Autostrade è la seconda di cinque scritte al ministero tra il 6 febbraio e il 13 aprile 2018. In quella del 28 febbraio, protocollata dalla società con il numero 5003, il manager è esplicito. «Si fa riferimento a quanto in oggetto», scrive Michele Donferri Mitelli, «alla nostra precedente corrispondenza e alle interlocuzioni intervenute presso il Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alla presenza del vostro funzionario Uit Genova nella seduta del 1.2.2018».”.

La lettera del primo febbraio è la riunione presieduta dal provveditore Ferrazza, alla presenza del rappresentante genovese della Direzione generale per la vigilanza, l’ingegner Carmine Testa, capo del Uit, l’Ufficio ispettivo territoriale.

«Al riguardo – continua il direttore di Autostrade – dal momento che non abbiamo più avuto evidenza se siano necessari ulteriori approfondimenti e/o elementi integrativi Vi significhiamo… di restare a Vostra disposizione qualora siano necessari chiarimenti e integrazioni in relazione agli aspetti tecnico-economici del progetto rappresentando, ancora una volta, l’urgenza che riveste la conclusione dell’iter approvativo dell’intervento».

Inoltre, sull’Espresso viene sottolineato che “finora si sapeva che gli uffici coinvolti fossero al corrente soltanto del degrado della struttura, a cominciare dai tiranti consumati dalla corrosione del venti per cento. Ma nessun documento dimostrava che ingegneri e funzionari fossero consapevoli del pericolo, che ogni giorno e ogni notte decine di migliaia di automobilisti e camionisti stavano correndo“.

La lettera dimostra, come riportato da il settimanale, che il direttore della manutenzione di Autostrade il 28 febbraio 2018 è consapevole che bisogna fare in fretta, in quanto per il ponte Morandi è necessario un incremento di sicurezza.

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