Coronavirus: l’appello del Movimento Essere Donna al Commissario europeo per la salute

In un clima di forte preoccupazione per la diffusione del Coronavirus, arriva l'appello del Movimento Essere Donna al Commissario europeo per la salute.

Coronavirus: l'appello del Movimento Essere Donna al Commissario europeo per la salute

In questi ultimi giorni, in cui forte è la preoccupazione per la rapida diffusione del Coronavirus, ed in cui sono tante le fake news e l’allarmismo che si sta creando in merito a tale situazione, il Movimento Essere Donna ha inviato alla cortese attenzione del Commissario europeo per la salute, dott.ssa Stella Kyriakides, una lettera in cui ha rivendicato il diritto ad una corretta e puntuale informazione, per evitare di incorrere nel contagio non solo da Coronavirus ma anche quello da informavirus che sta condizionando in tutto e per tutto la vita degli italiani in queste ultime ore, ma anche avendo ripercussioni particolarmente negative sull’economia del Paese.

L’appello del Movimento Essere Donna al Commissario Europeo per la salute.

Sottolinea così il Movimento Essere Donna nella lettera indirizzata al Commissario europeo per la salute: «Rivendichiamo il nostro essere donne europee in una “Europa senza confini” e, dunque, il nostro diritto (anche europeo) alla tutela della salute, nonché ad una informazione corretta e puntuale. Queste sono alcune delle condizioni fondamentali per vivere una cittadinanza europea libera, consapevole e responsabile, e ancor di più, per superare questo “difficile momento” che l’Europa e, dunque l’Italia sta vivendo. Vogliamo impedire di essere contagiate dall’“informavirus” che sta infettando la nostra vita e l’economia del nostro Paese, tanto quanto vogliamo evitare il rischio del contagio da Coronavirus e viviamo nella preoccupazione per noi e le nostre famiglie perché “siamo di fronte a una situazione in cui vi sono ancora molte incognite per quanto riguarda questo virus, in particolare la sua origine e il modo in cui si diffonde».

Il Movimento Essere Donna ritiene necessario che venga diffuso in lingua italiana il discorso del Commissario Europeo per la salute, affinchè circoli una corretta informazione sulla reale situazione e sui dati precisi che riguardano il numero di contagi ed i test effetuati nei vari paesi europei: «Per questo riteniamo sia importante dare diffusione (in lingua italiana) della integrale dichiarazione di solidarietà, sostegno, ringraziamento e piena fiducia nell’operato del governo italiano da Lei rilasciata ieri, in qualità di Commissario responsabile della salute e della sicurezza alimentare dell’Unione Europea nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma su COVID-19 (attualmente disponibile solo in lingua inglese sul sito internet https://ec.europa.eu/commiss…/presscorner/…/en/SPEECH_20_337). Sappiamo che sussiste una politica dell’UE in materia di salute che dovrebbe occuparsi di “tutelare e migliorare la salute, garantire la parità di accesso a un’assistenza sanitaria moderna ed efficiente per tutti i cittadini europei e coordinare le gravi minacce sanitarie che coinvolgono più di un paese dell’UE. La prevenzione e la risposta alle malattie sono due temi centrali per la salute pubblica nell’UE.

Cogliamo l’occasione per evidenziare che, per la credibilità di una Europa Unita, è indispensabile la sussistenza di un effettivo sistema di scambio di informazioni “senza confini”. Considerata la particolare diffusività del Coronavirus ed i conseguenti danni alle persone ed al “sistema Paese”, è necessario comprendere la relazione tra il numero di persone contagiate dal Corona-virus in ciascuno Stato membro dell’Unione Europea e il numero dei test effettuati da ogni Stato membro dell’Unione Europea. Dal nostro sentimento di cittadinanza europea sorge, quindi, una domanda di trasparenza a Lei e al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (agenzia preposta dall’UE per il supporto di tutti i governi nazionali al fine di valutare e controllare le minacce di malattie emergenti) affinché siano resi noti, con la massima urgenza, tutti i dati e le informazioni ottenuti tramite i canali consolidati di scambio di informazioni a livello dell’UE ed, in particolare, il numero totale e quello medio dei test effettuati per ciascuno Stato membro dell’Unione Europea e la percentuale di risultati positivi in relazione ai test».

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