Sean Cox, 53 anni, irlandese martedì 24 aprile 2018 era ad Anfield per assistere alla partita, la semifinale di andata di Champions League tra la squadra del suo cuore, il Liverpool e la Roma. Sean attualmente è ricoverato per grave trauma cranico all’ospedale di Walton Neurological Center di Liverpool.
L’uomo è probabilmente caduto e ha sbattuto la testa per terra dopo essere stato aggredito e colpito con pugni e cinghie da un gruppo di ultras della Roma. Quest’ultimi sono sbucati da Venmore Street, una via laterale, intorno alle ore 19.35 (ore locali). Le sue condizioni sono gravi, potrebbe riportare gravi danni al cervello.
Sean Fox, tifoso del Liverpool, aggredito improvvisamente a cinghiate e pugni. Ha riportato un grave trauma cranico.
Sean Cox è dirigente di una locale squadra di calcio irlandese, una persona molto conosciuta nella sua comunità. E’ stato aggredito in maniera violenta e improvvisa: un gruppetto di 20/30 romanisti, incappucciati e armati di cinghie, è passato davanti il pub Albert, luogo di ritrovo dei tifosi di casa, confinante con la tribuna adiacente alla Kop, la storica curva dei Reds. Nella rissa è rimasto coinvolto Sean Cox, rimasto a terra e soccorso da un amico, ma gli scontri proseguivano.
Il capitano del Liverpool Jordan Henderson, una volta venuto a conoscenza del grave fatto, ha scritto un messaggio toccante per Sean su Instagram. Sean era giunto ad Anfield per assistere a una partita di calcio e sostenere la nostra squadra, l’unico risultato che conta per noi, continua Jordan ora è che si riprenda e possa tornare a casa per stare con la sua famiglia e i suoi cari. Ciò che è certo, conclude Jordan è che Sean non camminerà mai solo (You’ll never walk alone è lo storico e sentitissimo inno del Liverpool.)
La polizia del Merseyside ha fermato nove persone (cinque italiani e quattro inglesi) tra cui i due romani, di 20 e 29 anni, arrestati con il sospetto di tentato omicidio. I due italiani, secondo quanto si è appreso, sono stati identificati dagli agenti della Digos della Questura di Roma inviati in Gran Bretagna per collaborare al dispositivo di sicurezza messo in atto dalla polizia inglese. Gli agenti hanno rivolto un appello a chiunque abbia assistito agli incidenti e girato dei video utili alla ricostruzione dei fatti.