La cassazione ha confermato la condanna di 5 anni e dieci mesi all’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, accusato di corruzione nel processo Maugeri-San Raffaele. Questa mattina, Roberto Formigoni è entrato in carcere a Bollate. L’ordine di esecuzione della pena è stato firmato dal sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamanna dopo che l’ex governatore è stato condannato ieri in via definitiva dalla Cassazione. La difesa di Roberto Formigoni ha già depositato una istanza per chiedere gli arresti domiciliari. La Procura generale di Milano, secondo quanto riportato dall’Ansa, potrebbe rigettare l’istanza di detenzione domiciliare per l’ex governatore della Lombardia.
Processo Maugeri, Roberto Formigoni in carcere a Bollate
La pena per l’ex governatore è stata ridotta in Cassazione, a causa della prescrizione di un capo d’imputazione. In appello, Formigoni era stato condannato a 7 anni e mezzo. La Cassazione, inoltre, ha respinto il ricorso degli altri imputati nel processo Maugeri, mentre ha ritenuto inammissibile quello proposto dai legali di Carla Dites, che nei precedenti gradi di giudizio era stata assolta. I giudici hanno anche confermato la condanna a 7 anni e 7 mesi per Costantino Passerino, ex direttore generale della Fondazione Maugeri, e a 3 anni e 4 mesi per l’imprenditore Carlo Farina.
Roberto Formigoni, in base alla nuova legge “spazzacorrotti” non può godere dei benefici legati all’età nonostante abbia più di 70 anni. Il suo avvocato difensore ha depositato la richiesta dei domiciliari al sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamamma. Sull’istanza dovrà esprimersi la Corte d’Appello.
