Carlo Cracco e Rosa Fanti sposi al Palazzo Reale di Milano!

Il 19 gennaio sono state celebrate dal sindaco di Milano, Beppe Sala, le nozze civili tra Carlo Cracco e Rosa Fanti. Testimone dello sposo Lapo Elkann.

Carlo Cracco e Rosa Fanti si sono sposati al Palazzo Reale di Milano

Nella sala dei matrimoni di Palazzo Reale di Mlano, venerdi 19 gennaio 2018, sono state celebrate le nozze dello chef Carlo Cracco e Rosa Fanti. A celebrare le nozze civili il sindaco di Milano, Beppe Sala, testimone dello sposo amico e socio Lapo Elkann, mentre testimone della sposa suo fratello.

Una cerimonia intima.

Gli sposi sono arrivati a Palazzo Reale in auto, elegantissimi. Lui in abito scuro e papillon. Lei in abito bianco lungo, con paillettes ovunque, spacco profondo, trasparenze, scarpe color oro, tacco alto. All’ingresso di Palazzo Reale, un piccolo imprevisto, una guardia del corpo ha inavvertitamente calpestato lo strascico dell’abito della sposa, strappandolo e scoprendo così le gambe. La cerimonia si è svolta a porte chiuse con pochi intimi. Oltre ai familiari più stretti, tra gli invitati alcuni volti famosi come Camila Raznovich, conduttrice televisiva di Kilimangiaro, e Lapo Elkann, testimone dello sposo. Lapo, ha indossato un abito blu scuro, ha dichiarato: «Con Carlo siamo grandi amici oltre che partner di lavoro. Auguro a lui e a Rosa tutta la felicità del mondo». Infatti, dallo scorso novembre hanno aperto insieme il ristorante Garage Italia Milano, uno spazio dedicato al design, alla moda e al food. Il sindaco Sala, ha detto: “E’ stata una cerimonia scherzosa e leggera.

Ho sottolineato come Carlo e Rosa siano dei veri protagonisti della Milano di oggi. Carlo è una persona da conoscere, altrimenti non si percepisce la sua umanità”. Al termine della cerimonia gli sposi hanno salutato e ringraziato cronisti, fotografi e i tanti curiosi che si sono radunati nel cortile di Palazzo Reale. Poi sono andati a cena con 200 invitati in un ristorante alla periferia sud di Milano, in via Meda, «Carlo e Camilla in Segheria», di proprietà di Carlo Cracco.

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