Caravaggio: duplice omicidio in sala slot. Uccide il fratello e la compagna di lui

Duplice omicidio dal sapore dell'esecuzione nella sala slot Golden Cherry di Caravaggio (Bergamo), Maurizio Novembrini intorno alle 18, ha sparato al fratello Carlo, 51 anni originario di Gela, e alla sua convivente Maria Rosa Fortini, 40 anni, di Crema.

Caravaggio: duplice omicidio in sala slot. Uccide il fratello e la compagna di lui

Duplice omicidio dal sapore dell’esecuzione nella sala slot Golden Cherry di Caravaggio (Bergamo). La fuga dell’assassinio è durata poco perché arrestato dopo poche ore. Ieri Maurizio Novembrini intorno alle 18, ha sparato al fratello Carlo, 51 anni originario di Gela, e alla sua convivente Maria Rosa Fortini, 40 anni, di Crema. Le ragioni dell’omicidio sono ancora da accertare.

La dinamica della sparatoria ricostruita dalle telecamere della sala slot.

Se le ragioni sono ancora misteriose la dinamica dell’omicidio è invece chiara, anche perché nella ricostruzione dei fatti hanno aiutato le tante telecamere presenti nel locale e nel parcheggio. L’assassino è entrato a volto scoperto nella sala giochi dove già si trovavano le due vittime e con una pistola calibro 9 con matricola abrasa ha sparato al fratello. Quando la donna si è gettata sul compagno ferito, per fare da scudo ha colpito anche lei a bruciapelo con un proiettile al collo.

Dopo essersi in un primo momento allontanato dai due, Maurizio Novembrini è poi tornato indietro e ha inflitto al fratello il colpo di grazia, sparandogli in bocca a distanza ravvicinata. Nel locale era presente anche una sorella dei due, che per ora non risulta indagata ma che è stata sentita sui fatti.

Quest’ultima non avrebbe avuto un ruolo nel duplice omicidio, ma il killer si è allontanato dalla scena del delitto insieme a lei su una Panda bianca con cui erano arrivati a Caravaggio, presa in prestito da un conoscente.

Le ricerche sono scattate immediatamente; i filmati ripresi dalle telecamere sono stati subito visionati dai carabinieri della compagnia di Treviglio. I filmati sono stati essenziali perchè hanno presto permesso di capire chi aveva sparato.

L’assassino è stato fermato dopo alcune ore, in tarda serata, mentre tornava in treno a Treviglio dopo aver restituito la Panda al proprietario. Resta ancora poco chiaro il movente di questa vera e propria esecuzione.

I due fratelli avevano avuto guai con la giustizia in Sicilia negli anni ’90, per alcune estorsioni e altri reati legati alla criminalità organizzata, e proprio per questo sembra che abbiano scelto di trasferirsi nella Bergamasca.

I rapporti tra i due erano compromessi da tempo ma ancora non si conosce la ragione del delitto: i parenti dei due hanno risposto con il silenzio alle domande degli inquirenti. Maurizio Novembrini, che è ora in stato di fermo, avrebbe confessato il delitto.

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