Brexit, Ue: “Accordo sul ritiro non negoziabile”

Dopo la bocciatura dell'accordo negoziato con l'Unione europea, il Parlamento britannico ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti di Theresa May.

Brexit, al Parlamento di Londra oggi voto finale sullʼaccordo con Bruxelles!

Dopo la bocciatura dell’accordo negoziato con l’Unione europea, il Parlamento britannico ha respinto la mozione di sfiducia con 325 a 306 nei confronti di Theresa May presentata dal leader laburista Jeremy Corbyn alla Camera dei Comuni. Il punto è che la premier inglese non ha un Piano B dopo che Boris Johnson & Co. le hanno “ammazzato” l’accordo raggiunto con enorme fatica con l’Europa lo scorso novembre dopo due anni di negoziati.

Ora è il governo britannico che deve venire a Bruxelles a dire ai 27 cosa vuole. Sulla base delle proposte daremo le nostre valutazioni”, ma “l’accordo sul ritiro non è rinegoziabile” dichiarano dalla Commissione Ue.

Brexit, nessun piano B per Theresa May

Dopo aver ottenuto voto favorevole, Theresa May ha dichiarato: “Saremo di nuovo alla Camera lunedì per presentare una mozione emendabile e fare una dichiarazione sulla via da seguire”. L’obiettivo sarebbe quello di concordare una strategia con le opposizioni e presentarsi a Bruxelles avanzando nuove richieste e sventolando ipotesi di una Brexit senza accordo. I 27 quest’ultima ipotesi la vorrebbero assolutamente evitare perché infliggerebbe un duro colpo ai Paesi che più di tutti commerciano con il Regno Unito, come la Germania. Ma una hard Brexit sarebbe catastrofica soprattutto per la Gran Bretagna, visto che l’Ue è il mercato su cui si basa il 50% circa dell’import-export nazionale.“L’intesa raggiunta non è rinegoziabile”, ha dichiarato il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, e il backstop allo stato attuale non si tocca.

“L’unica apertura riguarda la dichiarazione politica congiunta sulle relazioni future, documento che potrebbe sbloccare proprio la questione relativa al backstop che ha portato formazioni come gli unionisti nordirlandesi del Dup, alleati di May, a votare contro l’ultimo accordo presentato a Westminster. Il nodo della questione è proprio qui: Theresa May deve ritrovare l’appoggio degli alleati e di una parte dell’opposizione che chiedono, entrambi, di evitare il backstop, con l’Irlanda del Nord che rimarrebbe di fatto nel mercato unico europeo, potendo così mantenere aperto il confine sud con l’Irlanda, con i controlli doganali che si sposterebbero tra Belfast e il resto del Regno. Una soluzione inaccettabile per il Dup” si legge sul fattoquotidiano.

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