Autonomia differenziata, il Consiglio dei ministri approva il ddl

Con un applauso il Cdm accoglie l'approvazione del ddl Calderoli sull'autonomia differenziata. Commenti positivi dalla maggioranza, critiche dall'opposizione.

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All’unanimità il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. A Palazzo Chigi dopo il voto è partito un applauso. Come riporta il sito dell’agenzia Adnkronos, questo è stato il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Cdm: “Questo provvedimento dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola”.

Il commento di Giorgia Meloni.

In una successiva dichiarazione la Meloni dice: “Con il disegno di legge quadro sull’autonomia puntiamo a costruire un’Italia più unita, più forte e più coesa. Il governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d’Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi. La fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, in questi anni mai determinati è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi”.

Le critiche dell’opposizione.

Secondo Stefano Bonaccini, candidato segretario del PD, “La bozza Calderoli sull’autonomia differenziata approvata in Consiglio dei ministri è irricevibile e noi siamo pronti alla mobilitazione perché non è stata condivisa con la Conferenza delle Regioni, cosa clamorosa e incredibile, e perché è un’autonomia differenziata che non tiene conto delle nostre proposte e va nella direzione di spaccare il Paese”. Anche per Roberto Speranza “l’autonomia differenziata è un disegno che spacca l’Italia e accresce le diseguaglianze. Non a caso viene portata in Cdm a pochi giorni dalle elezioni in Lombardia. Conta più la propaganda che il rispetto delle Istituzioni”. Di “una misura che divide il Paese, varata scavalcando ogni confronto con Regioni e Parlamento. Una fuga in avanti inaccettabile”, scrive su Twitter Chiara Gribaudo, e aggiunge: “Serve un confronto, ha ragione Elly Schlein, le Regioni del Sud e quelle a guida PD chiedano subito una convocazione urgente della Conferenza Stato-Regioni”.

L’attacco di Giuseppe Conte.

Dal M5S il leader Giuseppe Conte attacca: “La patriota Meloni paga a Salvini la tassa per tenerlo in maggioranza e di fatto svende l’unità d’Italia per qualche punto percentuale in più in vista della competizione alla regione Lombardia e nel Friuli Venezia Giulia in prospettiva”. Per il leader di Azione Carlo Calenda “l’approvazione del ddl Autonomia in Cdm è l’ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull’assetto istituzionale dello Stato. Questa roba – scrive in un tweet – arriva in parlamento fra 6 mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali“.

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