Attacco hacker filorusso contro l’Italia “russofoba”!

L'Italia è di nuovo sotto l'attacco informatico degli hacker filorussi, che intendono così "punire" la fornitura di armi all'Ucraina.

Attacco hacker: migliaia di server fuori uso nel mondo

Il nostro Paese è ancora una volta sotto attacco da parte degli hacker filorussi, dopo nemmeno due giorni dalla visita della premier Giorgia Meloni a Kiev: come riporta il sito dell’agenzia ANSA, i siti di una serie di aziende e istituzioni sono stati presi di mira dal collettivo NoName057 con un attacco Ddos che ha l’obiettivo di smascherare, secondo le intenzioni dichiarate, “l’Italia russofoba”.

Una ritorsione contro la fornitura di armi all’Ucraina!

Si tratta di un’azione condotta su diversi fronti che, tuttavia, come sottolineano gli investigatori italiani, al momento non è riuscita del tutto nel suo intento in quanto i sistemi di difesa cyber sono riusciti a tamponarne gli effetti. In realtà, secondo quanto il Collettivo ha rivendicato sui propri canali Telegram, l’attacco è partito proprio mentre la presidente del Consiglio era ancora sul suolo ucraino, per rendere omaggio alle vittime di Bucha e incontrare il presidente Zelensky: “Dopo la colazione con i croissants francesi, siamo andati a mangiare una pizza in Italia” hanno scritto gli hacker sostenendo di aver bloccato gli accessi al sito del ministero della Difesa. Sarebbe una ritorsione contro il fatto che l’Italia stia dando armi all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa.

E quindi, aggiunge il Collettivo, “continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l’Italia russofoba“. Sono così finiti nel mirino anche il sito del ministero degli Esteri, quello del Viminale e quello delle Politiche Agricole, il portale per il rilascio della carta d’identità elettronica e quello dei Carabinieri ma anche il sito della banca Bper e quello della società di utility A2a nonché quello del gruppo Tim.

La modalità dell’attacco.

L’attacco è del tipo Ddos (Distribuited denial of service): i server che gestiscono i siti vengono presi di mira da migliaia di false richieste di accesso che ne rallentano il funzionamento e li rendono irraggiungibili. “Stiamo analizzando l’attacco, che riguarda una decina di soggetti pubblici e privati, e seguendo gli eventi” conferma l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza sottolineando che è in corso un “attacco diretto alle applicazioni, quindi più complesso“.

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