Andrea Montovoli ospite a Vieni da me ha raccontato di aver dovuto rinunciare al sogno di diventare un calciatore professionista dopo la morte del padre, scomparso a causa di un aneurisma cerebrale quando lui aveva solo 12 anni. L’attore, che in quel periodo della sua adolescenza giocava in una piccola squadra di Bologna, era stato scelto per far parte delle giovanili del Parma.
Le confessioni dolorose di Andrea Montovoli a Vieni da me.
“Quando giocavo a calcio è stato il periodo più bello della mia vita che però è stato stroncato dalla morte di mio padre. Avevo 12 anni più o meno e dovevo fare questo passaggio importante da una piccola squadra di Bologna al Parma, che ai tempi andava forte, e poi è successo che ho perso mio padre e ho smesso di seguire il mio sogno”, ha confidato Montovoli durante la chiacchierata con Caterina Balivo nel programma ‘Vieni da Me’. “Ero anche bravo, correvo parecchio. Con la sua morte non sono più andato agli allenamenti, lui mi accompagnava e mi stava sempre dietro, ho cambiato le mie abitudini e ho abbandonato così quel sogno della leva calcistica”, ha aggiunto.
Andrea ricordando gli ultimi momenti passati con il padre non poi è riuscito a trattenere la commozione e ha ammesso che ancora oggi per lui è difficile parlare della scomparsa del genitore. “L’ho perso all’improvviso, quella mattina non si è svegliato, era entrato in coma ed è stato più di un mese così in ospedale. Cercavamo di svegliarlo facendogli ascoltare la musica ma niente, poi se n’è andato. Tuttora mi emoziono a parlarne“, ha concluso.