Il sovraffollamento che affligge le carceri italiane non accenna a diminuire. Nel carcere di Taranto i detenuti sono quasi il doppio rispetto alla capienza regolamentare, ed inoltre qui vi sono gravi carenze di personale. Per denunciare questo grave problema, gli iscritti alla Fp Cgil della polizia penitenziaria hanno indetto un sit in davanti alla struttura carceraria nella giornata di martedì 22 gennaio 2019.
Presenti al sit in vi erano il segretario provinciale Cosimo Sardelli ed il coordinatore nazionale della polizia penitenziaria della CGIL Stefano Branchi, che ha spiegato a La Ringhiera: “La situazione di Taranto è particolarmente critica, ma i disagi sono avvertiti su tutto il territorio nazionale”.
Anche Sardelli ha così la grave situazione del carcere di Taranto: “Seicento detenuti in una struttura che potrebbe ospitarne la metà, un solo agente per piano detentivo, turni di lavoro massacranti, insicurezza diffusa e condizioni igieniche precarie, rendono la condizione del Carmelo Magli esplosiva, condizioni di invivibilità di quegli ambienti da parte dei detenuti, degli agenti ma anche del personale civile su cui il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe assumere decisioni di responsabilità”.
Poggioreale è il carcere con il più alto numero di detenuti nel 2018
Anche a Poggioreale è allarme sovraffollamento, che risulta essere la struttura penitenziaria con maggior numero di detenuti nell’anno 2018. Il carcere di Poggioreale ospita 2.296 persone, a fronte di una capienza regolamentare di 1.638 posti. Il sovraffollamento risulta essere del 40,2%. Nella triste classifica del sovraffollamento carcerario, al secondo posto troviamo Rebibbia, con una percentuale di detenuti in più del 29% di esuberi.
