Marco Bocci è stato ospite della puntata di martedì 2 maggio de Le Iene e nel suo monologo ha parlato della malattia che lo ha colpito qualche anno fa, e delle conseguenze che si è lasciata dietro e che tutt’ora marchiano la vita dell’attore. Così, come riporta il sito Today.it, inizia a narrare: “Quattro anni fa sono sopravvissuto ad un virus raro. Mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola”.
Senza memoria!
E continua: “Oggi non riconosco i volti di amici, e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte prima di accorgermi che l’avevo già visto. Ricordo pochi aneddoti della mia infanzia tanto che i miei amici mi chiamano ‘ma chi? Ma dove?ma quando?’ Perché ripeto in continuazione queste domande. Vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto e ho dovuto imparare a fare il mio mestiere in un modo nuovo, studiando il doppio”.
Chi sono veramente?
Aggiunge l’attore: “Spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dentro da una vita ci dicono ogni giorno chi siamo. E allora io, che tanti di quei ricordi non li ho più oppure li ho, ma corrotti, mischiati all’immaginazione, chi sono veramente? Me lo sono chiesto spesso. Poi ho smesso di cercare e mi piace immaginare che anzi è stato invece un colpo di fortuna, che nel mio passato ci fosse qualcosa che dovevo assolutamente dimenticare.”
Rinasco ogni giorno!
In ogni modo l’attore racconta di aver trovato una strada all’accettazione della situazione e anzi, di aver trovato anche certi lati positivi alla sua esperienza. “Oggi con questa scocciatura ho imparato a convivere, anzi a volte me ne approfitto e fingo di non ricordare cose che invece ricordo benissimo”. E conclude: “Ogni giorno rinasco come un uomo che ha lasciato indietro un pezzo del suo passato, per vivere il presente. Un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice”.