Benché ci sia stato un inverno mite e con poca pioggia, la primavera è arrivata. In effetti, alberi e giardini in fiore stanno colorando strade e piazze delle città già da qualche settimana. La giornata simbolo della bella stagione è da sempre il 21 marzo, anche se ormai da tempo le cose non stanno esattamente così. Comunque, come riporta il sito de Il Giorno, alle 22:24 ora italiana di lunedì 20 marzo 2023 c’è stato l’Equinozio di Primavera, il momento esatto che, in questo mese, nell’emisfero boreale sancisce il passaggio astronomico tra la stagione invernale e la primavera.
Il significato di “Equinozio”.
Il termine “Equinozio” deriva dalla parola latina aequinoctium: aequus (uguale) e nox (notte); è dunque le ore di luce e di buio si equivalgono nel corso del giorno in cui si verifica questo evento. Il circolo di illuminazione passa quindi per i poli terrestri e la radiazione solare è perfettamente perpendicolare all’Equatore e all’asse terrestre. Il confine tra porzione illuminata e porzione in ombra taglierà la Terra “a metà” e il Sole sorgerà esattamente a Est e tramonterà esattamente a Ovest. A partire da questa data, per noi dell’emisfero nord, il giorno si allungherà sempre più rispetto alla notte, raggiungendo il suo massimo durante il solstizio d’estate.
Primavera astronomica e primavera meteorologica.
L’equinozio fa iniziare la primavera astronomica, ma c’è anche quella metereologica, che si basa sui cambiamenti periodici del clima, che vedono nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre i periodi di transizione tra le diverse condizioni meteo più tipiche delle quattro stagioni. Convenzionalmente le stagioni metereologiche iniziano con il primo giorno di questi mesi e terminano con l’ultimo del terzo mese successivo. Ecco dunque perché la primavera metereologica inizia sempre il 1° marzo di ogni anno e termina il 31 maggio, per lasciare il posto all’estate metereologica che inizia il 1° giugno.
