Riforma pensioni, Quota 100: le dichiarazioni del Ministro Gualtieri

Le dichiarazioni del Ministro dell'Economia Gualtieri sulla Legge di Bilancio e le pensioni Quota 100. I dati delle domande aggiornati al 21 novembre 2019.

Riforma pensioni e legge di Bilancio 2020: le strade per la flessibilità in uscita

Mentre prosegue l’esame del DDL Bilancio da parte della Commissione Bilancio al Senato, continua il dibattito sulle pensioni Quota 100. Al 21 novembre sono state presentate 205.208 domande per l’accesso a Quota 100, di cui 53.812 presentate da donne e 151.396 da uomini. 72.996 istanze provengono da lavoratori dipendenti e 62.924 da dipendenti pubblici. Nel Rendiconto sociale Inps con dati aggiornati al 30 giugno 2019, risulta che il  27,1% delle pensioni Quota 100 liquidate riguarda persone in condizioni di difficoltà lavorativa (disoccupati, cassa integrati, etc).

Michel Martone, docente di Diritto del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma , a DiMartedì, ha dichiarato:” Quota 100 è una misura rivolta a chiunque abbia determinati requisiti di età, mentre Ape social è destinata solo a chi si trova davvero in difficoltà. In una situazione economica come la nostra dovremmo seguire la seconda via”.

Pensioni Quota 100: le dichiarazioni del ministro Gualtieri

Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ospite di DiMartedì, è tornato a parlare delle pensioni Quota 100. “Una delle ragioni per cui abbiamo qualche risorsa per migliorare alcune misure è anche perché Quota 100, fortunatamente sta costando molto di meno”, ha dichiarato Gualtieri. “Paradossalmente, se fossimo intervenuti su diritti ormai acquisiti, creando nuovi esodati e cambiando le regole pensionistiche in corso d’opera, alla fine i risparmi sarebbero stati probabilmente gli stessi, ma avremmo innescato dei meccanismi che forse ci sarebbero costati ancora di più”, ha precisato il Ministro dell’Economia, aggiungendo:”Molte persone, ad esempio, avrebbero accelerato la richiesta di andare in pensione”.

Gualtieri ha proseguito:”E’ stata fatta questa misura che dura tre anni, per fortuna, perché non è stata fatta neanche tanto bene, non funziona molto e molte persone preferiscono non fruirne. Il costo è minore delle previsioni e anche grazie a questo possiamo realizzare una Manovra che è il primo passo di una strategia verso l’ammodernamento ed il rilancio del Paese”

Riforma delle pensioni: il superamento della Legge Fornero

Il Civ nel suo approfondimento “Agevolazioni per l’accesso al pensionamento” ha evidenziato che negli anni 2012/2019 il legislatore è intervenuto con articolate norme a correzione del sistema
pensionistico delineato dalla legge n. 201 del 2011, la cosiddetta Legge Fornero. (c.d. Fornero).

Si legge nel dossier:”Sono 364.026 le persone che al 30/6/2019 hanno avuto accesso agevolato al trattamento di pensione. La relativa spesa preventivata è di 16.951 milioni di euro, a carico della fiscalità generale, calcolata fino al raggiungimento della naturale decorrenza della pensione.
Nonostante ciò va evidenziata la frammentarietà e la provvisorietà degli interventi che solo in
parte hanno corretto contraddizioni conseguenti alla norma del 2011. È ancora necessario un
intervento riformatore che renda più equo e solidale il sistema pensionistico italiano”.

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