Mentre prosegue l’esame del DDL Bilancio da parte della Commissione Bilancio al Senato, continua il dibattito sulle pensioni Quota 100. Al 21 novembre sono state presentate 205.208 domande per l’accesso a Quota 100, di cui 53.812 presentate da donne e 151.396 da uomini. 72.996 istanze provengono da lavoratori dipendenti e 62.924 da dipendenti pubblici. Nel Rendiconto sociale Inps con dati aggiornati al 30 giugno 2019, risulta che il 27,1% delle pensioni Quota 100 liquidate riguarda persone in condizioni di difficoltà lavorativa (disoccupati, cassa integrati, etc).
Michel Martone, docente di Diritto del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma , a DiMartedì, ha dichiarato:” Quota 100 è una misura rivolta a chiunque abbia determinati requisiti di età, mentre Ape social è destinata solo a chi si trova davvero in difficoltà. In una situazione economica come la nostra dovremmo seguire la seconda via”.
Pensioni Quota 100: le dichiarazioni del ministro Gualtieri
Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ospite di DiMartedì, è tornato a parlare delle pensioni Quota 100. “Una delle ragioni per cui abbiamo qualche risorsa per migliorare alcune misure è anche perché Quota 100, fortunatamente sta costando molto di meno”, ha dichiarato Gualtieri. “Paradossalmente, se fossimo intervenuti su diritti ormai acquisiti, creando nuovi esodati e cambiando le regole pensionistiche in corso d’opera, alla fine i risparmi sarebbero stati probabilmente gli stessi, ma avremmo innescato dei meccanismi che forse ci sarebbero costati ancora di più”, ha precisato il Ministro dell’Economia, aggiungendo:”Molte persone, ad esempio, avrebbero accelerato la richiesta di andare in pensione”.
Gualtieri ha proseguito:”E’ stata fatta questa misura che dura tre anni, per fortuna, perché non è stata fatta neanche tanto bene, non funziona molto e molte persone preferiscono non fruirne. Il costo è minore delle previsioni e anche grazie a questo possiamo realizzare una Manovra che è il primo passo di una strategia verso l’ammodernamento ed il rilancio del Paese”
Riforma delle pensioni: il superamento della Legge Fornero
Il Civ nel suo approfondimento “Agevolazioni per l’accesso al pensionamento” ha evidenziato che negli anni 2012/2019 il legislatore è intervenuto con articolate norme a correzione del sistema
pensionistico delineato dalla legge n. 201 del 2011, la cosiddetta Legge Fornero. (c.d. Fornero).
Si legge nel dossier:”Sono 364.026 le persone che al 30/6/2019 hanno avuto accesso agevolato al trattamento di pensione. La relativa spesa preventivata è di 16.951 milioni di euro, a carico della fiscalità generale, calcolata fino al raggiungimento della naturale decorrenza della pensione.
Nonostante ciò va evidenziata la frammentarietà e la provvisorietà degli interventi che solo in
parte hanno corretto contraddizioni conseguenti alla norma del 2011. È ancora necessario un
intervento riformatore che renda più equo e solidale il sistema pensionistico italiano”.