Quota 100 e reddito di cittadinanza: votata la fiducia alla Camera!

Alla Camera, il "decretone" che contiene il reddito di cittadinanza e quota 100 ha ottenuto la fiducia con 323 sì, 247 no e 4 astenuti.

Quota 100 e reddito di cittadinanza: votata la fiducia alla Camera!

Alla Camera, il “decretone” che contiene le due misure cardine del governo gialloverde, il reddito di cittadinanza e quota 100 ha ottenuto la fiducia con 323 sì, 247 no e 4 astenuti. Si passa ora agli ordini del giorno, e successivamente ci saranno il voto finale sul provvedimento e poi il testo tornerà al Senato per la terza lettura, viste le modifiche registrate a Palazzo Montecitorio. Vediamo insieme le principali novità rispetto al testo originale, in merito al reddito di cittadinanza.

Ecco le principali novità in merito al reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è una misura fortemente voluta dal M5S per contrastare la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro e della formazione professionale. Una delle principali novità è che l’obbligo di accettare un’offerta congrua scatterà solo se il salario supererà del 10% il beneficio massimo, quindi 78 euro in più di 780 euro. Poi le offerte potranno essere destinate anche a chi un lavoro già lo ha ma rientra nella categoria dei cosiddetti working poor, ovvero coloro che sono poveri ma non disoccupati.

Per contrastare il fenomeno delle false separazioni per rientrare nei requisiti del sussidio è stata introdotta una norma ad hoc: per le separazioni e i divorzi avvenuti dopo il primo settembre servirà un verbale dei vigili.
Inoltre, è stato aggiunto una modifica anche sui genitori single: anche se madre e padre non sono né sposati né conviventi, l’Isee dovrà essere comprensivo di entrambe le situazioni patrimoniali e reddituali.

E ancora gli extracomunitari dovranno farsi certificare reddito e composizione del nucleo familiare dal Paese di origine, con traduzione in italiano e validazione del consolato. Reddito e pensione non si potranno peraltro richiedere se si posseggono case da oltre 30.000 euro non solo in Italia ma anche all’estero.

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