Dietro Elena Ferrante autrice del bestseller L’amica Geniale, di cui da martedi scorso su Rai 1 va in onda la serie tv, si nasconde il mistero della sua identità. Infatti, scrive sotto pseudonimo ed ha sempre rifiutato di rivelare la propria identità. Il suo primo romanzo, “L’amore molesto” è escito nel 1992 ed ha vinto molti premi. E’ stato inoltre selezionato per lo Strega ed è stato tratto un film da Mario Martone. A seguire “I giorni dell’abbandono” (2002), “La frantumaglia” (2003) e “La figlia oscura” (2006).
Il successo internazionale di Elena Ferrante è arrivato, con la tetralogia de “L’Amica Geniale” il cui primo volume è uscito nel 2011 ed è stato selezionato per il Premio Strega. A seguire Storia del nuovo cognome (2012), Storia di chi fugge e di chi resta (2013) e Storia della bambina perduta (2014).
L’amica Geniale, chi è Elena Ferrante
Sulla vera identità di Elena Ferrante sono state fatte diverse ipotesi: alcuni ritengono che i romanzi siano in realtà frutto della penna di un uomo, molti invece suggeriscono che siano stati scritti a più mani, altri infine hanno individuato nella storica Marcella Marmo la famosa scrittrice. Nel 2016 il Sole 24 Ore ha pubblicato un’inchiesta che rivela che la scrittrice napoletana Elena Ferrante altro non sarebbe che Anita Raja.
Secondo Il Sole 24 ore, gli indizi “puntano il dito su Anita Raja, traduttrice 63enne residente a Roma la cui madre era un’ebrea di origine polacca prima sfuggita all’Olocausto e poi trasferitasi a Napoli. Sposata con lo scrittore napoletano Domenico Starnone, Raja ha da tempo uno stretto rapporto di collaborazione con Edizioni e/o, la casa editrice di Ferrante, per la quale da anni lavora come traduttrice dal tedesco”.
In un primo momento a supportare questa notizia sono apparsi numerosi tweet su un profilo Twitter firmato Anita Raja rivelatosi poi un fake. Furono proprio su twitter i numerosi lettori della scrittrice a condannare il modo in cui il segreto sull’identità della scrittrice era stato svelato e si sono schierati apertamente con la scelta di Elena Ferrante di rimanere volutamente anonima grazie all’utilizzo del suo pseudonimo.
