Cartelle esattoriali, riforma fiscale e pignoramenti facili!

Preoccupanti notizie per coloro che si trovano con cartelle esattoriali non pagate: pignoramenti più veloci in questa condizione. Ecco il nuovo sistema.

Cartelle esattoriali, riforma fiscale e pignoramenti facili!

Il governo vuole semplificare l’obsoleta prassi della riscossione, semplificando la procedura, rendendo più facili i rapporti tra cittadini e fisco, rafforzando gli strumenti dell’Agenzia delle Entrate. Queste sono notizie preoccupanti per i contribuenti morosi, la procedura automatica porterà all’individuazione immediata del conto corrente bancario o postale da pignorare. Come spiega il sito Tag24.it, si precisa sin da subito che il governo Meloni ha semplificato anche la depenalizzazione per gli evasori in stato di bisogno economico.

Le nuove regole!

Si profilano chiaramente nella bozza della legge di delega fiscale convalidata dal Consiglio dei Ministri, le nuove regole che dovrebbero andare a regime nel 2024. Nell’insieme, si tratta delle nuove norme che rivoluzioneranno l’imposizione fiscale. Nell’articolo 72 bis, del DPR 603/1973 sono contenute le regole operative per il pignoramento presso terzi operato dall’Agenzia delle Entrate. In particolare, l’assenza del giudice dell’esecuzione per procedere all’espropriazione forzata. In effetti, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione può in piena autonomia procedere con un pignoramento, senza dover richiedere e attendere l’autorizzazione del giudice dell’esecuzione.

Razionalizzazione e automazione delle procedure!

Il governo italiano ha introdotto una nuova norma che regola il pignoramento del conto corrente bancario o postale e riguarda la “razionalizzazione e automazione”. La disposizione normativa è contenuta nella legge delega fiscale. In sostanza si tratta di un modo per rendere immediata l’espropriazione forzata. In effetti, la norma prevede la dichiarazione stragiudiziale del terzo permettendo un maggiore coordinamento tra l’Agenzia delle Entrate – Riscossione e gli istituti bancari. In questo modo, il fisco entrerà in possesso di tutti i dati reali ed effettivi del conto corrente, permettendo l’avvio del pignoramento a colpo sicuro, ovvero quando il sistema rileva la disponibilità economica del debitore.

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