Taglio delle pensioni d’oro e contributo di solidarietà, le ultime novità

Le ultime novità sul contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro e le proteste dei pensionati interessati dal provvedimento.

Pensioni 2018: età pensionabile e flessibilità in uscita

Nel corso della trasmissione  “Piazza pulita” si è assito ad uno scontro  sul tema delle pensioni d’oro tra il parlamentare del Movimento Cinque stelle Gianluigi Paragone e Michele Poerio, presidente di FEDER.S.P.e V. e presidente del Forum nazionale dei pensionati. Stefano Biasioli, segretario APS-LEONIDA, ha commentato l’accaduto in un intervento su Startmag.

Poerio era presente in trasmissione con un gilet giallo indosso. “Paragone ha attaccato pesantemente il Prof. Poerio, all’inizio del suo intervento. Lo ha attaccato “perché portava il gilet giallo”, ha dichiarato Biasioli, precisando: “In un paese libero, ciascuno indossa ciò che crede, purché non dia scandalo. E il “gilet giallo in questione” era indossato sopra un vestito di ottima fatta. Perciò, dove stava lo scandalo?”.

I pensionati sono stati i primi “gilet gialli”

“I primi che hanno indossato il GILET GIALLI non sono stati i francesi anti-Macron. Ma I PENSIONATI FEDERSPEV che, nel lontano 4 dicembre 2013, sono scesi in piazza – davanti a Palazzo Chigi- indossando i gilet gialli e imbracciando un bastone, in segno di protesta contro i tagli alle loro pensioni, varati dal governo di allora. Si tratta di quei tagli (contributo di solidarietà e mancata rivalutazione piena delle pensioni) che – guarda caso – il governo gialloverde ha riproposto “paro paro” con la legge di stabilità 2019”, ha precisato Biasioli.

“Paro paro? No, anzi peggiorando quelle misure poi censurate (sia pur parzialmente) dalla Corte Costituzionale nel 2015. Infatti, invece di ritornare alle percentuali di rivalutazione della legge 288/2000, questo governo ha varato ben 7 fasce di penalizzazione crescente, per altri 3 anni, dopo i 5 precedenti.

Quanto al contributo di solidarietà (in precedenza triennale), la finanziaria 2019 norma che esso sia addirittura quinquennale, con percentuali di “tagli” che vanno dal 15 al 40%, sulla base della pensione annuale lorda e a partire dai 100.000 euro”, ha poi aggiunto.

Le iniziative contro il contributo di solidarietà

Il segretario APS-LEONIDA ha proseguito: “Paragone non sa quello che il FORUM PENSIONATI ha deciso di fare e deciderà, formalmente, nel direttivo di giovedì 17/01/19.  Infatti, dopo la lettura della Legge 145/2018 (Finanziaria 2019 ; Supplemento Ordinario 62 alla G.U. 302/2018; art.1, commi dal 260 al 269) , la rabbia dei pensionati italiani è montata.

La rabbia dei PENSIONATI AUTONOMI (800.000 persone) e delle loro famiglie (in tutto, oltre 1.700.000 persone votanti) è cresciuta. Non solo per l’entità dei tagli e dei furti pensionistici, ingiustificati ed incostituzionali. Ma, anche e soprattutto, per l’evidente tentativo GRILLINO di DEMONIZZARE le LORO PENSIONI, come se fossero “rubate e ingiustificate”. Cosa non vera, anzi difforme dalla realtà.

I pensionati “useranno tutti i mezzi leciti possibili, per difendersi dalle angherie del governo giallo-verde. Migliaia di ricorsi alle Corti dei Conti Regionali, ai Tribunali Civili, alla Corte Costituzionale, alla CEDU. Useranno l’arma del voto, nel 2019 e negli anni a venire”, ha concluso Biasioli.

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