Tra le misure approvate nel Disegno di Legge di Bilancio per il superamento della Legge Fornero spicca la Quota 100, che consente ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente quando la somma dell’età anagrafica e anni di contributi versati raggiunge il valore 100. Inoltre, la proposta di legge prevede anche la proroga dell’Ape sociale e dell’Opzione Donna.
Riforma pensioni, tutte le novità sulla quota 100 approvata nel Disegno di Legge di Bilancio per il superamento della Fornero.
Requisito minimo per accedere alla Quota 100 è stato fissato a 62 anni e 38 anni di contributi. Con quest’ultimo che rimane fisso anche al crescere dell’età anagrafica. Arrivando così a quota 101, poi 102 e a seguire fino a 104 all’età di 66. Per chi, invece, raggiunge i 67 anni, potrà uscire dal mondo lavoro con le regole vecchie, con il requisito minimo di 20 anni di contributi.
Questa misura dovrebbe scattare a partire da febbraio 2019. Ma tutti coloro che avranno maturato i requisiti per la quota 100, nel 2019 le finestre di uscita saranno quattro, una ogni tre mesi. I lavoratori che raggiungeranno tali requisiti per l’uscita dal lavoro nel mese di marzo 2019 dovranno aspettare ad aprile e così via per le finestre successive che saranno a luglio e ottobre 2019, e gennaio 2020.
La proroga dell’opzione donna.
L’opzione donna permette alle lavoratrici di lasciare il lavoro a 58-59 anni con 35 anni di contributi, ma con un taglio del 20% della pensione per effetto del calcolo interamente contributivo dell’assegno. In attesa del documento ufficiale, non è ancora chiaro se tale età tiene conto dell’aumento dell’aspettativa di vita e della decorrenza che è stata tenuta in considerazione fino ad oggi. Inoltre si può usufrure del pensionamento anticipato solamente se viene accettato il sistema di calcolo contributivo.
