Riforma pensioni, Boeri: quota 100 penalizza le donne e aumenta il debito!

Tito Boeri, ha lanciato allarme sulla Quota 100 introdotta dal governo Lega-M5s per il superamento della Fornero: premia uomini, penalizza donne e giovani.

Riforma pensioni, Boeri: quota 100 penalizza le donne e aumenta il debito

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in una audizione alla Commissione Lavoro della Camera, ha lanciato allarme sulla Quota 100 introdotta dal governo Lega-M5s per il superamento della Fornero. Secondo Boeri, premia gli uomini e i dipendenti pubblici ma penalizza le donne e i giovani. Immediata è stata la replica del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Tito Boeri, quota 100: premia gli uomini e penalizza le donne e giovani.

L’introduzione nel sistema previdenziale della quota 100 con un limite minimo di 62 anni e di 38 di contributi insieme al blocco all’indicizzazione alla speranza di vita per i requisiti contributivi nella pensione anticipata comporta per Tito Boeri a un “incremento del debito pensionistico destinato a gravare sulle generazioni future nell’ordine di 100 miliardi“.

“E’ un’operazione che fa aumentare la spesa pensionistica mentre riduce in modo consistente i contributi previdenziali anche nel caso ci fosse davvero, come auspicato dal governo, una sostituzione uno a uno tra chi esce e chi entra nel mercato del lavoro” ha detto il presidente dell’istituto previdenziale.

La riforma “porterà ad avvantaggiare soprattutto gli uomini, con redditi medio alti e i lavoratori del settore pubblico. Penalizzate invece le donne tradite da requisiti contributivi elevati e dall’aver dovuto subire sin qui, con l’opzione donna, riduzioni molto consistenti dei trattamenti pensionistici, quando ora per lo più gli uomini potranno andare in pensione prima senza alcuna penalizzazione”. “Pesanti sacrifici – ha aggiunto Tito Boeri – imposti anche ai giovani su cui pesa in prospettiva anche il forte aumento del debito pensionistico”.

Immediata la risposta del vicepremier Matteo Salvini: “Da italiano invito il dottor Boeri, che anche oggi difende la sua amata legge Fornero, a dimettersi dalla presidenza dell’Inps e a presentarsi alle prossime elezioni chiedendo il voto per mandare la gente in pensione a 80 anni. Più alcuni professoroni mi chiedono di non toccare la legge Fornero, più mi convinco che il diritto alla pensione per centinaia di migliaia di italiani (che significa diritto al lavoro per centinaia di migliaia di giovani) sia uno dei meriti più grandi di questo governo”.

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