Tommaso Nannicini, senatore del Partito Democratico, membro della Commissione lavoro al Senato e professore ordinario di Economia Politica all’Università Bocconi, è primo firmatario del disegno di legge: “Misure urgenti per la flessibilità e l’equità intergenerazionale del sistema previdenziale. Delega al Governo per l’introduzione della pensione di garanzia”.
Il Ddl prevede la modifica della disciplina per l’accesso alla pensione anticipata nel sistema contributivo ed introduce, a regime, la possibilità per tutti i lavoratori di optare per la liquidazione del trattamento pensionistico esclusivamente con le regole del sistema contributivo al compimento di 64 anni di età, a condizione che risultino versati e accreditati in favore dell’assicurato almeno venti anni di contribuzione effettiva.
Il superamento di Quota 100
Per Nannicini non ha senso portare avanti #Quota100 perché destinata ad andare in esaurimento, ma occorre “una riforma complessiva che la superi senza aspettare che il problema generazionale marcisca per altri tre anni”. “Non ha senso che la nota di aggiornamento al Def non affronti il nodo pensioni, una svista a cui bisogna rimediare”, ha chiarito.
Riforma delle pensioni, Nannicini:”Occorre una fuoriuscita graduale”
L’idea dell’economista è quella di una fuoriuscita graduale, accompagnata da una vera riforma strutturale delle pensioni. Nannicini ha spiegato che “superare Quota 100”, non vuol dire tornare alle regole della Legge Fornero, perchè Quota 100, di fatto, non ha abolito la Legge Fornero, in quanto “è una finestra di tre anni che fa un regalo a pochi fortunati senza un criterio di bisogno, che verrà seguita da uno scalone enorme di cinque anni che la politica e le casse dello stato non potranno permettersi”. “Dobbiamo anticipare questi problemi facendo un intervento strutturale che esca in maniera morbida da questa misura”, ha chiarito Nannicini.
