Reddito di cittadinanza, Di Maio smentisce che andrà agli immigrati

Luigi Di Maio ha smentito ciò emerso sulla bozza in circolazione, in merito al sussidio anche gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni.

Reddito di cittadinanza, Di Maio: sgravi per le imprese che assumono!

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha smentito quello che emerso in questi giorni dalle bozze in circolazione, ovvero che riceveranno il sussidio anche gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni o titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo. “L’obiettivo è darlo agli italiani e ai lungo soggiornanti che abbiano dato un grande contributo al nostro Paese. Non stiamo dunque parlando dei 5 anni che ci sono nella bozza del Decreto, che va cambiato. L’obiettivo è darlo agli italiani”.

Occorrerà attendere il testo per verificare come sarà sciolto il nodo, anche rispetto alle norme europee in materia. Di Maio, inoltre, ha detto che l’arrivo della pensione di cittadinanza a 780 euro è previsto tra febbraio e marzo ma non è ancora chiaro quali saranno le prestazioni che saranno aumentate.

Reddito di cittadinanza, la platea di beneficiari

Il Reddito di cittadinanza dovrebbe andare per il 53% nelle regioni del Sud e per il 47% al Nord. «La Lombardia sarà la terza regione per volumi di importo relativi al reddito – ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio – quindi dobbiamo sfatare questo luogo comune per cui al nord va tutto bene». Le prime due invece sono Campania e Sicilia. A seguire Lazio, Puglia e Piemonte.

La misura, che dovrebbe partira dal primo aprile, andrà a cittadini con Isee inferiore a 9360 euro, ma ci saranno anche altri limiti che vanno dal patrimonio mobiliare al reddito: in questo modo la misura si avvicina molto al Reddito di inclusione del precedente governo ma con assegni più alti. Per quel che riguarda le offerte di lavoro, si prevede che possano arrivare fino a 100 km di distanza dalla residenza e, dopo un rifiuto, fino a 250 km. Al secondo «no» è possibile anche ancor più lontano da casa.

Fino alla sua attuazione rimarrà in vigore il Rei, con una spesa di 400 milioni per i primi tre mesi dell’anno. Poi subentrerà il reddito di cittadinanza con 6,1 miliardi stanziati. Sulla base di questo, l’importo medio del reddito è di 493 euro al mese per i nove mesi del 2019, considerando una platea di 1 milione e 375mila famiglie.

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