Reddito di cittadinanza 2019, le ultime novità: i paletti anti-furbetti!

Il reddito di Cittadinanza, provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle avrà dei paletti anti-furbetti: niente sussidi per chi si licenzia.

Reddito di cittadinanza 2019, le ultime novità: i paletti anti-furbetti!

Il reddito di Cittadinanza, provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle avrà dei paletti anti-furbetti. I requisiti in merito saranno recepiti in un decreto legge che dovrebbe essere adottato entro la metà di gennaio. Uno di questi paletti servirà ad impedire che un lavoratore si licenzi per poter ottenere il sussidio e, magari, poi continuare in nero la sua opera. Vediamo quali sono le ultime novità in merito al Reddito di Cittadinanza 2019.

Reddito di cittadinanza 2019: niente sussidio per chi si licenzia e ai finti divorziati

Per evitare il verificarsi di fenomeni non legali di accesso al sussidio, il governo sta studiando dei “filtri anti-furbetti”, il primo di questi paletti servirà proprio ad impedire che un lavoratore si licenzi per poter ottenere il sussidio e poi continuare a lavorare in nero. La bozza del decreto sul Reddito di cittadinanza, prevede che non avranno accesso al sussidio «i nuclei familiari che abbiano tra i componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni» fatti salvi i casi di giusta causa.

Poi, altra novità del reddito di cittadinanza 2019 sarà l’inserimento di una norma ad hoc per evitare le separazioni o i divorzi di comodo. Come si legge nella bozza del provvedimento «I coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione». Altro provvedimento anti-furbetti, riguarderà anche i figli, per impedire che questi ultimi si stacchino dai nuclei familiari per incassare il reddito andando a vivere da soli ed evitando così che il reddito dei genitori inibisca l’accesso a quello di cittadinanza, la norma prevede che un figlio maggiorenne è considerato comunque a carico della madre e del padre se ricorre anche solo una di tre condizioni.

La prima è che sia minore di 26 anni. In questo caso è sempre considerato sulle spalle dei genitori. Un modo anche per non erogare il Reddito agli studenti fuori sede. La seconda è che sia «nella condizione di essere a loro carico ai fini Irpef». Da quest’anno sono considerati fiscalmente a carico i ragazzi fino a 24 anni che hanno un reddito fino a 4 mila euro, e quelli oltre i 24 anni che hanno un reddito massimo di 2.840 euro. Infine, terza condizione, il figlio è considerato comunque a carico dei genitori se, pur non abitando più con loro, non ha a sua volta figli.

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