Pensioni 2019: tagli agli assegni ed aumento delle minime

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni 2019. Le critiche sugli interventi sulle pensioni. I commenti di Di Maio, Serracchiani, Leonardi e Rizzetto.

Pensioni 2019: blocco della rivalutazione e riduzione delle pensioni di importo elevato. In arrivo altri tagli?

Uno dei punti maggiormente contestati alla Manovra economica del Governo del M5S e Lega è quello di aver stabilito degli interventi sulle pensioni in essere, con il mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha parlato di “raffreddamento“del meccanismo di indicizzazione, aggiungendo che si tratta di perdere “qualche euro al mese”.

L’operazione sulla rivalutazione delle pensioni ed il taglio delle cosidette “pensioni d’oro”, servirebbero, secondo il Vice Premier Luigi di Maio, per aumentare le pensioni minime. “Aumentiamo le pensioni minime fino a 780 euro, comprese quelle di invalidità. Come troviamo i soldi per questo intervento fondamentale, di cui tutti si riempivano la bocca da anni? In due modi: tagliando le pensioni d’oro sopra i 100.000 euro lordi all’anno e diminuendo di qualche Euro all’anno l’adeguamento all’inflazione, ma solo se sono pensioni alte oltre 6 volte quelle minime (parliamo di più di 3.000 euro lordi al mese). Tutti gli altri pensionati avranno più soldi dall’adeguamento all’inflazione, rispetto a quelli che avevano previsto i governi di prima. Quindi, quando si sarà esaurita la polemica e la disinformazione, i pensionati ci ringrazieranno per essere  intervenuti!”, ha dichiarato su “Il Blog delle stelle”.

Le precisazioni di Debora Serracchiani

Il deputato del Pd, Debora Serracchiani, ieri, in Aula alla Camera, ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale. “Voglio parlare di pensioni, approfittando della presenza in Aula, Presidente, del Presidente del Consiglio, perché, vede, io credo che non si possano sbeffeggiare i pensionati, dicendo che alla fine non si accorgeranno che verranno tolti loro pochi spiccioli , perché magari quei pochi spiccioli, per chi prende 1.200 euro netti al mese di pensione, possono essere anche importanti per quell’unico reddito con cui mantengono una famiglia intera e magari i loro nipoti che ancora non lavorano”, ha dichiarato a proposito delle affermazioni di Conte.

“Quindi, invito il Presidente del Consiglio, per suo tramite, Presidente, a non sbeffeggiare i pensionati, ma soprattutto a dire loro la verità, perché sta circolando una tabella del gruppo del Movimento 5 Stelle che è una truffa; non so se si può dire truffa, in quest’Aula, ma io lo dico, perché è una truffa, perché non dice la verità! Prendete le tabelle vere e scoprirete che ai pensionati che prendono circa 1.500 euro lorde al mese togliete sei euro l’anno, e così ad andare, fino a togliere più di 300 euro l’anno a tutti i pensionati italiani che, lo ricordo, visto che siete attenti al consenso”, ha aggiunto.

Il punto di Marco Leonardi

Sul tema della rivalutazione delle pensioni è intervenuto anche Marco Leonardi, già consigliere economico di Palazzo Chigi. “Mi chiedono perché pensionati protestano anche se tagli sono piccoli? Problema non è “il quanto” ma “il perché” ti tolgono i soldi. Un conto è se sei parte di uno sforzo collettivo per ridurre la spesa pensionistica e trovare soluzioni strutturali (come anticipare la pensione a disoccupati o lavoratori gravosi con APE sociale), molto diverso è se fai #Quota 100 come regalo elettorale del 2019 a pochi fortunati. In questo ultimo caso anche 5€ sono tanti“, ha osservato in un post.

La sintesi di Walter Rizzetto

Con estrema sintesi, Walter Rizzetto, deputato di Fratelli D’Italia,  ha illustrato la sua visione della Legge di Bilancio 2019:” La manovra di stabilità in 3 secondi. Dai tagli dei trattamenti sopra i 100.000,00 euro/anno si ricaveranno 239,00 milioni di euro in tre anni. Dal taglio dell’incremento dell’inflazione per le pensioni da 1100/1200,00 euro netti al mese si ricaveranno 2,3 miliardi. Si fa cassa, ancora, con le pensioni più basse, perché sulle pensioni d’oro hanno raccontato un mucchio di balle. Il taglio della rivalutazione è incostituzionale. Esattamente come fu per l’art. 24 comma 25, che è proprio la Legge# Fornero. Il Ministro Di Maio é un novello Fornero”.

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