Pensioni 2019: le ultime novità sulla proroga di Opzione donna

Le ultime novità sula proroga di Opzione donna. Il punto di Orietta Armiliato del CODS.

Riforma pensioni 2019: le ultime novità su Quota 100 e flessibilità in uscita

Archiviata la Legge di Bilancio 2019, le speranze delle lavoratrici che attendono la proroga di Opzione donna per poter andare in pensione anticipatamente, anche subendo pesanti decurtazioni dell’assegno, sono riposte nel decreto legge che vedrà la luce tra il 10 ed il 12 gennaio. Il decreto, oltre all’introduzione di Quota 100, dovrebbe includere la proroga della misura sperimentale, ma solo per un anno. Come riportato da Adnkronos, l’accesso ad Opzione donna dovrebbe essere consentito, quindi, alle lavoratrici che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2019. 

Il Governo potrebbe decidere di provvedere ad ulteriori proroghe con la prossima Manovra economica. In risposta a chi si domanda se ulteriori proroghe possano essere finanziate con i risparmi prodotti dagli stanziamenti già effettuati per la misura di Opzione donna, Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, ha ricordato: “Il diritto alla pensione è un diritto soggettivo pubblico riconosciuto a tutti i lavoratori e garantito dalla Costituzione secondo la formula contenuta nell’art. 38, secondo comma”.

Utilizzo dei risparmi del “contatore” 

Ne segue che, quindi, che “gli eventuali risparmi del cosiddetto “CONTATORE” non possono essere utilizzati per altro, fino a che anche l’ultima lavoratrice della platea potenziale considerata all’atto della creazione dello stanziamento, non raggiunga una diversa tipologia di pensione contemplata dalle norme vigenti”.

Ulteriori proroghe di Opzione donna

L’amministratrice del CODS ha aggiunto, inoltre: “Si ricorda inoltre che, a fronte del principio contabile internazionale denominato ‘principio della prudenza’ alla luce dei numeri potenziali riscontrabili dai dati residenti nei database Inps, Istat etc, non è consentita ai fini della bollinatura da parte della Ragioneria Generale dello Stato, una sottostima che non comprenda tutti gli aventi diritto”.

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