Parigi, corteo 1 maggio 2019: scontro tra gilet gialli e polizia!

Ieri, a Parigi è stata una giornata della Festa dei Lavoratori di tensione e scontri, con un bilancio di circa 25 feriti.

Parigi, corteo 1 maggio 2019: scontro tra gilet gialli e polizia!

Ieri, a Parigi è stata una giornata della Festa dei Lavoratori di tensione e scontri. Migliaia le persone, tra cui iscritti ai sindacati, gilet gialli e black bloc, che si sono riversati in strada per manifestare in tutta la Francia sfilando nei cortei della Festa dei lavoratori. La gran parte di queste iniziative si sono svolte in maniera pacifica, mentre quella a Parigi è stata segnata da una vera e propria rivolta tra manifestanti radicali e forze dell’ordine. Secondo quanto diffuso dai media locali sono almeno tre poliziotti feriti, di cui uno ricoverato per trauma cranico dopo esser stato colpito alla testa da un sampietrino. Anche alcuni manifestanti sarebbero rimasti feriti.

Scontri a Parigi, sindacato: “Repressione inaudita e inammissibile”

Lanci di oggetti contro la polizia, una vera e propria nube di lacrimogeni si sono registrati ancora prima dell’avvio del corteo, da parte di black bloc e gilet gialli che erano in testa al corteo. I fermati, secondo fonti,  sarebbero stati 288 e 330 gli identificati, e 25 invece i feriti.

La Cgt, il sindacato di sinistra ha denunciato in comunicato che le violenze che si sono registrate  a Parigi è stata “una repressione inaudita e senza discernimento” in seguito “alle violenze di alcuni. I nostri compagni, e il nostro segretario, si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti”. Per la Cgt, inoltre, si è trattata di una situazione “scandalosa e mai vista prima, inammissibile nella nostra democrazia“.

Intanto è scoppiata polemica anche sul presidente francese Emmanuel Macron, che su Twitter ha inviato un generico post sul Primo Maggio senza aver fatto accenno ai disordini in corso a Parigi. “Il 1° maggio – ha scritto – è la festa di tutti coloro che amano il lavoro, lo amano, perché producono, perché si impegnano, perché sanno che dal lavoro si costruisce il futuro. Grazie per aver portato questi valori e lavorato ogni giorno per la nostra nazione”.

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