Papa Francesco, Angelus di oggi: “L’esempio di Giuseppe ci esorta ad alzare lo sguardo e spingerlo oltre”

Oggi Papa Francesco ha celebrato l'Angelus in Piazza San Pietro. Scopriamo le parole di oggi 22 dicembre 2019, ultima domenica di Avvento.

Papa Francesco: l'Angelus di domenica 2 febbraio 2020 in Piazza San Pietro

Oggi come di consueto la domenica il Pontefice ha tenuto l’Angelus in Piazza San Pietro, trasmesso all’interno del programma A sua immagine su Rai 1 a pochissimi giorni dal Natale. Nella puntata odierna di A sua immagine si è parlato del presepe. Scopriamo insieme le anticipazioni e gli ospiti di oggi del programma di approfondimento religioso di Rai 1.

Gli ospiti di oggi del programma A sua immagine della puntata di domenica 22 dicembre 2019.

Come abbiamo anticipato si è parlato del presepe, e la conduttrice ha posto ai suoi ospiti la fatica domanda «Te piace ‘o presepio?» pronunciata nella commedia “Natale in casa Cupiello”, di Edoardo De Filippo. Tra gli ospiti di oggi di A sua immagine Don Armando Matteo, teologo e saggista, e Franco Artese, maestro presepista. Nel corso della puntata sono stati mostrati al pubblico il presepe sommerso nelle acque del Lago Maggiore di Laveno Mombello (Varese), il presepe Antinori a Rieti. Vedremo lo spettacolo del presepe animato che da anni si tiene a Crevenna di Erba (Como), ed a Morcone, dove Padre Pio fece il suo noviziato per un presepe vivente che ha una lunga tradizione.

La Santa Messa dalla Basilica S. Maria in Trastevere in Roma e l’Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro.

Come di consueto alle 10.55 la linea passerà alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai 1. La celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla Basilica S. Maria in Trastevere in Roma. Alle 12.00 sarà trasmesso, come ogni domenica, l’Angelus recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro.

La quarta ed ultima domenica di Avvento prima del Natale.

Ci ha spiegato il Pontefice il significo di quest’ultima domenica di Avvento prima del Natale. Ha così sottolineato Papa Francesco: «In questa quarta e ultima domenica di Avvento, il Vangelo ci guida verso il Natale attraverso l’esperienza di San Giuseppe, una figura apparentemente di secondo piano, ma nel cui atteggiamento è racchiusa tutta la sapienza cristiana…Uno che non predica, non parla, ma cerca di fare la volontà di Dio; e la compie nello stile del Vangelo e delle Beatitudini. Pensiamo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”. E Giuseppe è povero perché vive dell’essenziale, lavora, vive del lavoro; è la povertà tipica di coloro che sono consapevoli di dipendere in tutto da Dio e in Lui ripongono ogni loro fiducia.

Il racconto evangelico di oggi presenta una situazione umanamente imbarazzate e contrastante. Giuseppe e Maria sono promessi sposi; non abitano ancora insieme, ma lei è in attesa di un bambino per opera di Dio. Giuseppe, di fronte a questa sorpresa, naturalmente resta turbato…Questa inspiegabile circostanza lo induce a mettere in discussione il loro legame; pertanto, con grande sofferenza, decide di distaccarsi da Maria senza creare scandalo».

L’esempio di Giuseppe sia di monito anche a noi.

A questo punto ci spiega il Pontefice che accade in lui qualcosa. L’Angelo del Signore interviene e gli dice: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”. A questo punto, Giuseppe si fida totalmente di Dio, obbedisce alle parole dell’Angelo e prende con sé Maria. Proprio questa fiducia incrollabile in Dio gli ha permesso di accettare una situazione umanamente difficile e, in un certo senso, incomprensibile».

In chiusura il Pontefice: «Giuseppe capisce, nella fede, che il bambino generato nel grembo di Maria non è suo figlio, ma è il Figlio di Dio e lui, Giuseppe, ne sarà il custode assumendone pienamente la paternità terrena. L’esempio di questo uomo mite e saggio ci esorta ad alzare lo sguardo e spingerlo oltre. Si tratta di recuperare la logica sorprendente di Dio che, lontano da piccoli o grandi calcoli, è fatta di apertura verso orizzonti nuovi, verso Cristo e la sua Parola».

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