Papa Francesco, l’Angelus: “Gesù rivolge il suo appello alla conversione a tutti gli uomini di buona volontà”

Domenica 26 gennaio 2020 ci sarà l'appuntamento con l'Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro in diretta su Rai 1 nel programma A sua immagine.

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Papa Francesco oggi domenica 26 gennaio 2020 celebrerà l’Angelus in Piazza San Pietro, appuntamento atteso da migliaia di fedeli. L’Angelus del Pontefice verrà trasmesso su Rai 1 alle 12 in diretta da Piazza San Pietro, all’interno del programma religioso A sua immagine con Lorena Bianchetti. Nella puntata di domenica 26 gennaio 2020 di “A Sua Immagine” farà un lungo approfondimento sulla Giornata della memoria che si celebra il 27 gennaio. Istituita 15 anni fa dall’Assemblea delle Nazioni Unite celebra il giorno in cui nel 1945 le truppe dell’Armata rossa aprirono i cancelli di Auschwitz, un luogo destinato a diventare simbolo della Shoah.

Gli ospiti di A sua immagine di oggi, domenica 26 gennaio 2020 per celebrare la giornata della memoria.

Nella puntata di oggi, domenica 26 gennaio alle 9.40 si rifletterà a lungo sul significato di questa giornata. Lorena Bianchetti con gli ospiti in studio racconterà le storie di coloro che sono sopravvissuti. Interverranno Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e Tatiana Bucci la cui famiglia, ebrei di Fiume, viene arrestata nel 1944 e deportata ad Auschwitz-Birkenau. Le due sorelle Tatiana, di sei anni, e Andra, di quattro, insieme al cuginetto Sergio, furono internate in un Kinderblock. Ad Auschwitz-Birkenau vennero deportati oltre 230.000 bambini e bambine ma solo poche decine sono sopravvissuti.

L’Angelus di Papa Francesco di oggi domenica 26 gennaio 2020.

Alle 12.00 su Rai 1 verrà sarà trasmesso, come ogni domenica, in diretta l’Angelus recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro appuntamento seguito da migliaia di fedeli. Ha così sottolineato il Pontefice: «Il Vangelo di oggi ci presenta l’inizio della missione pubblica di Gesù. Questo avvenne in Galilea, una terra di periferia rispetto a Gerusalemme, e guardata con sospetto per la mescolanza con i pagani. Da quella regione non ci si aspettava nulla di buono e di nuovo; invece, proprio lì Gesù, che era cresciuto a Nazaret di Galilea, incomincia la sua predicazione.

Egli proclama il nucleo centrale del suo insegnamento sintetizzato nell’appello: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”…L’appello alla conversione, che Gesù rivolge a tutti gli uomini di buona volontà, si comprende in pienezza proprio alla luce dell’evento della manifestazione del Figlio di Dio, su cui abbiamo meditato nelle scorse domeniche. Tante volte risulta impossibile cambiare vita, abbandonare la strada dell’egoismo, del male, abbandonare la strada del peccato perché si incentra l’impegno di conversione solo su sé stessi e sulle proprie forze, e non su Cristo e il suo Spirito. Ma la nostra adesione al Signore non può ridursi ad uno sforzo personale…La nostra adesione al Signore non può ridursi ad uno sforzo personale, deve invece esprimersi in un’apertura fiduciosa del cuore e della mente per accogliere la Buona Notizia di Gesù».

Conclude il Pontefice l’Angelus di oggi: «È da qui che comincia il vero percorso di conversione. Proprio come è capitato ai primi discepoli: l’incontro con il Maestro divino, col suo sguardo, con la sua parola ha dato loro la spinta a seguirlo, a cambiare vita mettendosi concretamente al servizio del Regno di Dio. L’incontro sorprendente e decisivo con Gesù ha dato inizio al cammino dei discepoli, trasformandoli in annunciatori e testimoni dell’amore di Dio verso il suo popolo. Ad imitazione di questi primi araldi e messaggeri della Parola di Dio, ciascuno di noi possa muovere i passi sulle orme del Salvatore, per offrire speranza a quanti ne sono assetati».

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