Papa Francesco, Regina Coeli: “La Chiesa non può rimanere statica, ma deve agire come una comunità in cammino”

Oggi Papa Francesco, come di consueto, ha celebrato il Regina Coeli di domenica 26 maggio 2019, trasmesso in diretta nel programma A sua immagine!

Papa Francesco: Angelus e Santa Messa di Pasqua di domenica 12 aprile 2020

Oggi Papa Francesco ha celebrato il Regina Coeli di domenica 26 maggio 2019 dinanzi a centinaia di fedeli in Piazza San Pietro, trasmesso come sempre all’interno del programma A sua immagine, in cui si è discusso intorno all’interrogativo “Chi è Maria?”. Nonostante i Vangeli le dedichino solo poche righe, la sua figura affascina da secoli studiosi e artisti, credenti e non. Nella puntata di questa domenica, Lorena Bianchetti ne parlerà in studio con Giuseppe Lorizio, teologo, e Manuela Aureli, attrice: insieme approfondiranno la figura della Vergine, come è raccontata nei Vangeli e come è vissuta dai fedeli.

Due interviste interessanti aiuteranno ad approfondire la riflessione. Il filosofo Massimo Cacciari, attraverso grandi opere d’arte figurative, racconterà la Vergine sottolineandone la libertà, il coraggio, la forza. La cantante israeliana Noa parlerà della sua Ave Maria. Si ricorderà, inoltre, il legame profondo che il Paese ha con la Vergine: sono numerose le espressioni di devozione a Maria. Si andrà a San Severo, per vivere dall’interno una processione molto suggestiva, dedicata alla Madonna del Soccorso. Sarà documentata anche la devozione di migliaia di fedeli alla Madonna di Pompei.

La Santa Messa dal Santuario Maria SS.ma del Tindari in Tindari (ME) e il Regina Coeli di oggi domenica 26 maggio 2019.

Come di consueto, alle 10.55, la linea è passata alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai 1. La celebrazione eucaristica verrà trasmessa dal Santuario Maria SS.ma del Tindari in TINDARI (ME).Regia di Gianni Epifani, commento di Orazio Coclite.Alle 12.00 si trasmetterà, come ogni domenica, il Regina Coeli recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro. Scopriamo le parole di oggi del Pontefice. Ci spiega Papa Francesco nel Regina Coeli di oggi. «Il Vangelo di questa VI domenica di Pasqua ci presenta un brano del discorso che Gesù ha rivolto agli Apostoli nell’Ultima Cena. Egli parla dell’opera dello Spirito Santo e fa una promessa: “Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. Mentre si avvicina il momento della croce, Gesù rassicura gli Apostoli che non rimarranno soli: con loro ci sarà sempre lo Spirito Santo, il Paraclito, che li sosterrà nella missione di portare il Vangelo in tutto il mondo. Nella lingua originale greca, il termine “Paraclito” sta a significare colui che si pone accanto, per sostenere e consolare. Gesù ritorna al Padre, ma continua ad istruire e animare i suoi discepoli mediante l’azione dello Spirito Santo.

In che cosa consiste la missione dello Spirito Santo che Gesù promette in dono? Lo dice Lui stesso: «Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Nel corso della sua vita terrena, Gesù ha già trasmesso tutto quanto voleva affidare agli Apostoli: ha portato a compimento la Rivelazione divina, cioè tutto ciò che il Padre voleva dire all’umanità con l’incarnazione del Figlio. Il compito dello Spirito Santo è quello di far ricordare, cioè far comprendere in pienezza e indurre ad attuare concretamente gli insegnamenti di Gesù. E proprio questa è anche la missione della Chiesa, che la realizza attraverso un preciso stile di vita, caratterizzato da alcune esigenze: la fede nel Signore e l’osservanza della sua Parola; la docilità all’azione dello Spirito, che rende continuamente vivo e presente il Signore Risorto; l’accoglienza della sua pace e la testimonianza resa ad essa con un atteggiamento di apertura e di incontro con l’altro.

Per realizzare tutto ciò la Chiesa non può rimanere statica, ma, con la partecipazione attiva di ciascun battezzato, è chiamata ad agire come una comunità in cammino, animata e sorretta dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose. Si tratta di liberarsi dai legami mondani rappresentati dalle nostre vedute, dalle nostre strategie, dai nostri obiettivi, che spesso appesantiscono il cammino di fede, e porci in docile ascolto della Parola del Signore. Così è lo Spirito di Dio a guidarci e a guidare la Chiesa, affinché di essa risplenda l’autentico volto, bello e luminoso, voluto da Cristo. Il Signore oggi ci invita ad aprire il cuore al dono dello Spirito Santo, affinché ci guidi nei sentieri della storia. Egli, giorno per giorno, ci educa alla logica del Vangelo, la logica dell’amore accogliente, “insegnandoci ogni cosa” e “ricordandoci tutto ciò che il Signore ci ha detto”, ha concluso il Pontefice.

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